mercoledì 12 giugno 2013

Marilena Saponaro

Ho avuto la grande fortuna di condividere gli anni della mia infanzia e prima giovinezza con la mia famiglia, con i nonni e una zia. Ho trascorso molto tempo a guardare attentamente le donne di casa mia che tutto sapevano preparare: dal pane alla pasta, dai sottoli ai salumi, dalle marmellate ai dolci. Grandi nutrici di cibo e di amore! Abitavamo in una grande casa: un edificio a due piani con cantina, magazzino, lavatoio, porcilaio, gallinaio ed intorno un grande giardino ed un enorme orto: il nostro terreno di gioco. E’ li che ho imparato a seguire la crescita delle diverse piante e verdure, a raccoglierle, per poi gustarle trasformate in ottime parmigiane, succulenti fritture e brodose minestre e le donne sempre lì a trafficare per unire la famiglia intorno ad una tavola gioiosa.

Inutile dire che nei sessantacinque anni di cammino ho incontrato tante altre donne meravigliose che hanno lasciato tesori nel cuore e nella mente. Dopo il pensionamento dalla scuola non c’è stato un percorso studiato e programmato verso una meta prestabilita quella per la cucina e la gastronomia è una passione che varie circostanze hanno favorito. Certamente ricordate la mia partecipazione diversi anni fa alla prima trasmissione di carattere gastronomico “il paese delle meraviglie” con Pippo Franco e Melba Ruffo che mi vide vincere la forchetta d’oro. Dopo di allora ho continuato a frequentare corsi di cucina in Italia e all’estero.

Grazie a quelle circostanze, al mio entusiasmo per la vita e alla passione per la cucina che ho fondato un’associazione culturale gastronomica “Villa dei Lecci” il cui compito è divulgare la cultura della tavola, del buon cibo e del ricevere con stile.

                                                                                                                                          Marilena

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