venerdì 28 giugno 2013

Festeggiamo la fine della scuola



La scuola è finita: come posso festeggiare e invitare i miei amici organizzandomi da sola per la prima volta?

Scritto da una ragazza… 


Giugno, le scuole sono appena finite. E’ quel momento dell’anno che sognano tutti i ragazzi dal primo giorno di scuola: lo so, è sbagliato, ma sono giovane e la penso così. Lo sognavo ed ora che finalmente posso dire:”la scuola è finita!”, mi sento leggermente smarrita. Improvvisamente… ho tutto il tempo che voglio, non ho orari, non ho scadenze, non ho obblighi e… non so che cosa fare. Provo una sottile nostalgia per i mesi passati e per i miei amici e compagni di classe che ho appena lasciato e che rivedrò ormai tra un paio di mesi. Allora mi viene un’idea!!! Potrei festeggiare con loro la conclusione dell’anno scolastico, potrei invitarli a casa per una cena, in questo modo esorcizzerei la sensazione di vuoto che la fine della scuola mi ha lasciato addosso e saluterei in maniera piacevole tutti quanti. Non dovrebbe essere difficile!! Tante volte ho assistito da spettatrice ed anche da “collaboratrice” agli inviti dei miei genitori a casa. Tante volte ho aiutato mia madre ad apparecchiare la tavola, a cucinare,(qualcosa di semplice per me), a fare la spesa con lei. Ce la posso fare. Potrei anche chiedere la collaborazione dei miei amici più cari, assieme lavoreremo meglio, condivideremo le nostre esperienze e sicuramente ci divertiremo molto di più.
Prima regola: devo chiedere il permesso ai miei genitori e, ovviamente, la disponibilità della casa per la serata.
Ottenuto questo, scelgo i miei aiutanti: pochi, ma fidati.
Assieme prepariamo per prima cosa un biglietto d’invito, perché abbiamo deciso di fare le cose in grande.
Stabilito in numero degli amici che vorrò alla mia serata, l’orario e la data, se non mi ricordo male, è importante preparare una Tabella di marcia.
Dobbiamo, per questo decidere che cosa vogliamo preparare, soprattutto che cosa sappiamo preparare. Sfogliando il ricettario di mia madre, ho trovato tante cose che so essere buonissime, le ho mangiate tante volte, ma sceglierò qualcosa che sono sicura mi riuscirà bene, senza rischio di fare brutte figure.
Possiamo partire con un aperitivo, qualcosa di leggero, non proprio alcolico, che aiuterà a riempire quell’arco di tempo necessario a tutti gli amici per arrivare ed inserirsi nella serata. Allora nella lista della spesa mettiamo: Coca cola, aranciata, acqua a volontà, ma anche qualche birra, ormai siamo abbastanza grandi.
Per accompagnare l’aperitivo, abbiamo deciso di preparare degli stuzzichini di pasta sfoglia (quella già pronta che troverò al supermercato). E’ divertente prepararli e, soprattutto sono molto facili da realizzare. Siamo agevolati dal fatto che la pasta sfoglia viene venduta già stesa, per cui con l’aiuto di vari tagliapasta, (mia madre ne ha di tutti i tipi!!!), tagliamo tante forme diverse, le bucherelliamo con i rebbi di una forchetta, le spennelliamo con uovo battuto e ricopriamo con una spolverata di parmigiano grattugiato, semi di kummel, paprica, semi di sesamo e con quanto ci viene in mente e che ci piace: un breve passaggio in forno caldo e sono pronte!! Facciamo anche tante pizzette con un cucchiaino di salsa di pomodoro, un pezzettino di mozzarella, un pizzico di sale e un filo d’olio: dieci minuti in forno e via… sono pronte anche queste. Abbiamo comprato dei mini wurstel, quelli da aperitivo, abbiamo messo la pasta sfoglia sul tavolo di lavoro e ritagliato un rettangolo. L’abbiamo bucato con i rebbi della forchetta, spennellato di senape e su di esso abbiamo disposto i wurstel, uno dietro l’altro, in fila. Abbiamo arrotolato la pasta sopra, sigillato e tagliato gli eccessi all’estremità. Abbiamo poi messo il rotolo in frigorifero a freddare, quindi tagliato a misura dei wurstel e disposto i pezzetti sulla teglia coperta con carta forno. Una leggera spennellata d’uovo e poi, in forno caldo, fino a doratura!
Assieme a queste squisitezze di pasta sfoglia, abbiamo pensato di presentare un bel piatto di affettati misti. A noi ragazzi piacciono sempre e, poi, sono rapidissimi da mettere in tavola, il che non guasta.
Dal fornaio ho comprato un assortimento fantastico di focaccine, panini, grissini, piccole brioches e croissants salati. Li ho messi tutti in una bella cesta che ho sfruttato anche come centro tavola decorativo. Il problema nasce con la scelta di un primo piatto. Tutti noi amiamo la pasta e non vorremmo mai rinunciarci: decidiamo di lanciarci nella preparazione di una bella lasagna, anzi due, la classica e una vegetariana. Sappiamo che alcune nostre amiche non amano troppo la carne, per cui ne prepareremo anche una a base di verdure. Ci richiederà un po’ più di lavoro, ma ormai siamo lanciati… e poi sappiamo che potremo preparare entrambe con un giorno di anticipo e tenerle in frigorifero, ben coperte. Sono riuscita a convincere mamma a lasciarmi la disponibilità di una parte di frigorifero.
Il secondo piatto non costituisce un grosso problema, perché in genere, noi ragazzi non siamo troppo per la carne e poi tra stuzzichini, affettati e pasta (abbondante) non rimane molto spazio per altro. Del resto non troviamo neanche divertente preparare un piatto di carne. Forse, l’unica cosa che ci stuzzicherebbe, potrebbe essere una bella piramide di polpettine, cotte in forno, accompagnata da un bel cestino di patatine chips. Il tutto non sarà molto dietetico, ma sicuramente molto apprezzato.
Per le polpettine(circa una cinquantina)abbiamo comprato:
Ora, non ci rimane che chiudere in bellezza, e soprattutto in dolcezza. Per la scelta dei dolci, iniziamo una lunga discussione tra noi, decidere non è facile, ne esce fuori una lista lunghissima che siamo obbligati a sfoltire con decisione e fermezza. Del resto, divertirci a cucinare va bene, ma non vorremmo neanche passare troppo tempo in cucina, per cui alla fine abbiamo scelto di preparare una montagna di Crêpes (le possiamo preparare con tutta calma e congelare) accompagnate da: una ciotola colma di Nutella, una di fragole, una di panna montata ed una di crema pasticcera.
Non riusciamo a resistere alla tentazione di una Torta al cioccolato: è molto pratica perché l’abbiamo preparata con alcuni giorni d’anticipo e conservata, ormai fredda, in un foglio di alluminio. Per la sua realizzazione sono stati necessari:
Se da una parte, abbiamo risolto il problema del menù, ora devo occuparmi della tavola e dell’apparecchiatura. Mamma mi ha messo a disposizione una tovaglia molto allegra e colorata. Per piatti e bicchieri il problema non si pone, ho fatto una buona scorta in un negozio specializzato dove ho trovato tante possibilità di accostamento con la tovaglia. Tanti piatti e piattini di plastica resistente con abbinati i bicchieri, le posate e i tovaglioli di carta. Trovo molto comodo per noi ragazzi la scelta di un tavolo unico dove con i miei “collaboratori fidati” ho collocato il risultato del nostro lavoro di apprendisti.
Poiché ho preparato bene la mia Tabella di marcia, sono riuscita ad organizzare tutto e in tempo.
La nostra serata ha inizio, gli amici cominciano ad arrivare e non tutti credono che la preparazione sia frutto del nostro lavoro. E’ vero, pensare ad ogni cosa, nei dettagli, non è stata una cosa indifferente, è stato necessario dell’impegno, ma il risultato sicuramente ci appaga e giustifica la fatica. Tutti sembrano apprezzare ciò che abbiamo preparato e alla fine non sembra essere rimasto molto. Non mi resta che coinvolgere tutti i volontari disponibili per riordinare la tavola, pulire la cucina, sistemare ogni cosa.
Sono molto soddisfatta del mio invito, ricevere i miei amici nella mia casa mi ha gratificata molto e mi ha fatto capire come sia importante accogliere le persone alle quali voglio bene, dimostrare la mia disponibilità. Sono riuscita anche a liberarmi da quella sensazione di smarrimento che avevo.
Sono molto grata ai miei genitori che hanno avuto fiducia nella mia capacità di sapere e potere gestire una situazione del genere.
Soprattutto ”Grazie mamma” che ha saputo aiutarmi con una discrezione assoluta. Capace di lasciarmi fare da sola, dandomi consigli e supporto solo quando ne avevo bisogno, senza impormi le sue esperienze, nel rispetto della mia possibilità di fare anche degli errori.


Paola S.

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