sabato 24 maggio 2014

Frittata con l'erba di S. Pietro


“… Fammi la frittata con l’erba di San Pietro
Sarà un bel tuffo all’indietro
Segui la ricetta su quel quaderno viola
Impasta con amore
e come per magia fammi tornar bambino
Prendimi per la gola
Prendimi per il cuor
Senti che profumo
Quanti bei ricordi l’erba di San Pietro
si trascina dietro …”

Non è mica facile trovare una canzone dedicata alla frittata con l’erba di S. Pietro, questa è del cantautore piemontese Giorgio Conte, fratello del più famoso Paolo Conte.


Per 4 persone sbattere 6 uova con una manciata di erba di S. Pietro tritata grossolanamente, sale e pepe.

BALSAMITA (Tanacetum balsamita L.)
erba di San Pietro, erba di S. Maria, menta greca










Erbacea perenne, le sue foglie hanno odore soave gradevole che ricorda una famosa gomma da masticare e un sapore amarognolo penetrante.

I giovani germogli e le foglie primaverili si utilizzano per aromatizzare insalate miste, famose sono le frittelle con la balsamita e la frittata.

Dimenticata come componente fondamentale nei mazzetti di erbe per la frittata friulana, la balsamita la si può trovare ancora coltivata in qualche orto.

Così la descrive il marchese Vincenzo TANARA, nel suo trattato "L'economia del cittadino in villa" del 1600: "L'erba di Santa Maria, detta menta greca ... serve per far frittelle, e per la sua dolce agrezza sono vivanda grata li giorni di magro, se bene fatto grasso, non sono ingrate, sì come trite e misticate con ova, la frittata rende buona; dà ancora buon gusto e odore alle minestre, ove con altre erbe entra e salse; è mangiata volentieri dalle donne e per giovar i dolori della matrice. Moltiplica col spartire il caspo, se ne fa impiastro sopra il petinecchio e fa orinare; scaldata con vino bianco e sopra lo stomaco, lo corrobora; questa pianta sparsa in terra, scaccia i serpenti e lo stesso fa il suo fumo ..."

Lucia

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