Focaccia di Emmanuel Hadjiandreou

Vi avviso subito, questa focaccia non è mia. E' la ricetta di questo chef nato in Sudafrica e che ora credo viva in Inghilterra. Ha vinto numerosi premi per il suo lavoro ed ha scritto diversi libri, primo fra tutti "Come si fa il pane". La riporto perchè ormai la preparo spesso e mi farebbe piacere condividerla con voi. Richiede solo un pò di tempo. Diciamo che la possiamo programmare per quando abbiamo un pomeriggio casalingo. A dir la verità, una volta non sono riuscita a seguire di fila tutta la sequenza di pieghe richiesta dalla ricetta. Ho messo la ciotola in frigo (ero più o meno a metà) e ho continuato la mattina dopo: perfetta!

Ingredienti:
300 g farina manitoba
2 cucchiaini di sale fino
3/4 g di lievito di birra
225 ml acqua tiepida
olio extravergine

Al lavoro:

Setacciare la farina con il sale. 

In una ciotola, sciogliere il lievito con l’acqua. Versarvi la farina e mescolare con un cucchiaio di legno. L'impasto sarà un po’ appiccicoso.  Trasferirlo in un'altra ciotola unta d'olio. Ricoprire con pellicola e far lievitare per 30'. Passati i 30', sempre lasciando l’impasto nella ciotola, fare delle pieghe semplici prendendo i lembi e portandoli verso l’interno.

Coprire e lasciar lievitare ancora per 30'. Ripetere le pieghe per 8 volte, per un totale di 4 ore e coprire. Ogni 30'. 

All’ultima piegatura, la pasta sarà piena di bolle d’aria molto grandi. Rovesciarla su una teglia coperta di carta da forno e con delicatezza, per non sgonfiare l’ impasto e non rompere le bolle. Coprire ancora e lasciare riposare per 10'. Appiattire l’impasto con la punta delle dita, delicatamente, per formare la focaccia, coprire e lasciare riposare ancora 10'.

Può essere servita semplice o condire con spezie e/o verdure a piacere. Spennellare con un filo d’olio, cospargere con del sale grosso e lasciar lievitare per gli ultimi 20'. Infornare per circa 20' in forno caldo a 240°C o fino a che la focaccia non sarà croccante e dorata.
Come potete vedere dalla foto, viene molto alta, soffice dentro, croccante fuori.

Paola