lunedì 23 giugno 2014

Il Nocino di Lucia


Il buon, vecchio NOCINO un tempo, non troppo lontano, era ritenuto una vera panacea ed ancora oggi può essere considerato fra i più amati e apprezzati liquori casalinghi.


Nasce dalle noci verdi, immature che, secondo un' antica e diffusa tradizione contadina, venivano raccolte durante la notte di San Giovanni, il Santo che battezzò Gesù e che si celebra il 24 di giugno.
E’ un liquore facile da farsi, ha bisogno però di essere seguito amorevolmente, con costanza durante tutta la sua lunga macerazione. Possiamo scegliere di farlo con l’alcool o con la più familiare grappa, io preferisco utilizzare quest’ultima.

E ora la mia ricetta:

Intorno alla data di San Giovanni, raccolgo dunque le noci. Prima però, con un grosso ago, controllo lo stato di maturazione, la punta deve trapassare la noce senza incontrare resistenza. Questa è la prova che il guscio ancora non si è indurito e le noci raccolte in questo stadio ci regaleranno un ottimo nocino.
Scelgo le più sane, quelle cresciute sui rami esterni e in migliore esposizione di un giovane noce. 
Non le lavo, le pulisco solo con uno straccetto.
Taglio ogni noce in quattro parti e, importante, le lascio all’aria per 24 ore.

Per 1 litro di grappa utilizzo 21 noci, 5 chiodi di garofano, 1 bastoncino di cannella, la scorza di un limone e 200 gr. di zucchero.

Verso il tutto in un vaso di vetro a chiusura ermetica che lascio in infusione per quaranta giorni, all’aperto ma al riparo dalla luce diretta del sole. Il vaso, sempre rigorosamente chiuso, andrebbe agitato ogni giorno, confesso che non sempre riesco a mantenere l’impegno.
Trascorso questo periodo filtro, infine imbottiglio.

Ma non è finita perché le noci non le getto, ma le sfrutto ulteriormente e immediatamente per ottenere il così detto “vermouth di noci” o “secondo nocino” che molti preferiscono al primo.

Per farlo verso sopra le noci, un litro di buon vino bianco secco. Faccio riposare al fresco per una quindicina di giorni ed anche in questo caso agito il vaso, diciamo ogni giorno.

Infine, dopo averlo opportunamente filtrato lo imbottiglio.

Se il “secondo nocino” non ha bisogno di altro riposo prima di essere bevuto, il primo invece dovrà attendere almeno fino a Natale !!!

Lucia





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