Una voce straordinaria, una chitarra e qualche tazza di the sono ingredienti sopraffini per un pomeriggio autunnale tra amici, a spasso per il Canzoniere del mondo, ma comodamente sprofondati nel salotto di casa. Vicino alle tazze c’è una seducente gamma di rossi che da una bassa tortiera bianca chiama a raccolta i golosi. Sembra una crostata senza base di frolla, smagliante nel colore. E’ l’altra prova d’artista che mi ha offerto poco tempo fa Luisa, mia cara amica che con l’insegnamento universitario e gli impegni internazionali sa coniugare altri interessi e, come spesso le donne sanno fare, ha la capacità di moltiplicarsi in molte vite contemporanee. Coltiva splendide rose e altre essenze botaniche in una terrazza che spazia sui tetti antichi e sulle torri di Bologna e come dei loro profumi e colori è maestra, così ha originali idee in cucina, rigorosamente dietetica.
Chiunque abbia assaggiato questa composizione, naturalmente dolcificata dallo zucchero presente nella frutta usata, priva di farine, ne ha chiesto, dopo la prima, altre porzioni. L’ho portata a tavola anch’io, scattandone in cucina al volo una foto per memoria e ho avuto conferma che piace molto. Dunque, con una mia aggiunta di un cucchiaio di liquore di marasche e di spezie nel vino rosso e nel composto, la propongo per la semplicità di esecuzione, per il bell’effetto cromatico e di gusto e per la leggerezza, che la rende piacevole sia alla fine di una colazione, sia a merenda, oppure di primo mattino. Lasciando libertà di presentarla in contenitori a scelta, se ne possono variare il sapore e i colori, con il variare delle stagioni. Sarà perciò divertente comporla anche con frutta diversa, come più garba, sostituendo ad esempio l’uva passa o lo zibibbo al posto dei mirtilli secchi, le fragole, le ciliegie o le albicocche alle prugne ( ho usato qui la scura varietà Songria 15), oppure fichi e uva, ma lasciando invariate tra gli ingredienti le mele, la pera e l’arancia, che sono la base essenziale per questa macedonia.
2 mele grandi
1 pera grande
1 arancia non trattata, il succo di un’altra ½ e ¼ della sua scorza
¼ di limone non trattato e ancora ¼ di scorza
3 grosse prugne
80 gr. di mirtilli rossi secchi
1 stecca di vaniglia
1 bicchierino di vino rosso caldo, aromatizzato con un pizzico di zucchero,
cannella, chiodi di garofano, scorza di limone e arancia
1 cucchiaio di pepe rosa
1 cucchiaio di liquore di marasche
Per contorno e decorazione:
½ kg di yogurt (o panna), se non già all’origine zuccherato, con l’aggiunta di 1 cucchiaio di zucchero a velo
30/40 gr. di mandorle pelate
Al Lavoro
Sbucciare le mele e la pera, quindi metterle tagliate a pezzi piuttosto grossi in una teglia bassa. Lavare arancia e limone, asciugarli e tagliarli a cubetti molto piccoli con tutta la scorza, aggiungerli in teglia.
Aggiungere quindi le prugne private del nocciolo tagliate a pezzi e i mirtilli rossi secchi, il liquore di marasche e il pepe rosa.
Intanto scaldare al fuoco per 10 minuti circa il vino con le spezie, facendovi anche ammorbidire la stecca di vaniglia e la scorza di limone e d’arancia. Estratta la vaniglia dal vino la si taglia a piccoli pezzi che si aggiungono alla frutta in teglia, quindi anche il vino filtrato nella quantità indicata. Aggiungere infine il succo d’arancia. Mescolare bene tutti gli ingredienti e far scaldare il tutto a fuoco vivo sul fornello per qualche minuto, poi abbassare a fiamma dolcissima, coprire e far stufare lentamente per circa 45 minuti circa, finché il succo si ritira lasciando un composto omogeneo e morbido.
Versare il tutto nel contenitore di servizio della forma preferita. Decorare la superficie con le mandorle. Servire la macedonia tiepida, accompagnandola con una coppa di yogurt decorato con qualche grano di pepe rosa. Si conserva, ammesso che ne resti, ben protetta da pellicola, in frigo un paio di giorni, per servirla poi intiepidita su un piattino con accanto yogurt a volontà. Lo yogurt si accompagna bene e dà freschezza alla macedonia calda.
Comunque, per qualche goloso che non teme le troppe calorie, si può sostituire lo yogurt con panna montata, leggermente dolcificata con poco zucchero a velo vanigliato.
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