Nelle nostre case di campagna c'è sempre stato un forno a legna dove veniva prima cotto il pane e poi, quando la temperatura scendeva al punto giusto secondo gli esperti (due pasticcere che giravano di casa in casa), si introducevano le "lanne" cioè le teglie con i biscotti.
Si tratta di biscotti lievitati, molto di ffusi nella zona dei Nebrodi, in Sicilia.
Biscotti di "letto" chiamati così perchè erano posti a lievitare (dovevano "farisi" a letto) tra due tovaglie bianche con sopra una coperta di lana (trapunta) e poste su tavole di legno appoggiate su treppiedi come quelli che si usavano in camera da letto.
Una volta cotti, i biscotti venivano decorati "a pois" con una glassa di zucchero al limone adoperando uno stecchino e, spesso, lasciando questa gioia a noi bambini.
Ingredienti
Kg 2 di farina bianca (maiorca)
500g di zucchero semolato
500g di strutto
500g di lievito madre
cimino (cumino)
glassa di zucchero aromatizzata al limone
Al lavoro
Sulla spianatoia (o in quella che era la "maidda" di un tempo) intridere a mano la farina con lo zucchero, fare la fontana e mettere al centro lo zucchero, il lievito ed il cimino (secondo il proprio gusto).
Poca alla volta portare la farina verso il centro ed impastare bene come se fosse pane aggiungendo acqua tiepida necessaria.
Appena si aggiunge la giusta consistenza si prende la pasta a poco a poco e si formano delle cordicelle per poi ritagliare i biscotti a forma di S.
Spesso le punte venivano divese a metà creando quasi dei riccioli.
Si consiglia di prepararli la sera precedente, certo dipende dal calore della cucina e mettere a lievitare i biscotti, ben coperti, tra due canovacci.
Cuocerli in forno moderato, fare almeno intiepidire i biscotti, decorarli con la glassa e rimetterli in forno ad asciugare.
Antonella e Ada
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