Il piacere di un aperitivo....in Provenza, al tramonto, in un giardino pieno di fiori dopo una calda giornata di sole. Una tovaglia colorata, un cestino di vimini colmo di ciotoline dai contenuti invitanti da spalmare sui crostini ed un bicchiere di Ventoux rosé ben fresco (lo preferisco al Pastis). E' così che ho gustato il mio primo aperitivo provenzale preparato da Maurice, lo chef dell'Auberge de la Louve (Loc.Buoux).
Chi ha letto "Un anno in Provenza" di Peter Mayle si ricorderà di questo locale un pò appartato, fuori dai tradizionali itinerari turistici dove é possibile ritrovare ancora il cibo di una volta.
I Provenzali amano le verdure crude generalmente servite con un aperitivo e accompagnate da due tipiche salse: l’anchoiade - un intingolo dal sapore forte a base di pasta di acciughe, aglio, olio - e la tapenade, di colore più scuro e dal sapore penetrante a base di olive nere, aglio, capperi, acciughe, e olio.
La tapenade é anche un
gustoso ingrediente di molte ricette Provenzali e, come tutte le ricette tradizionali, ha la sua storia. Pur essendo prevalentemente a base di olive nere,
il nome Tapenade deriva da un altro ingrediente: il cappero che in provenzale
si chiama “tapeno”.
La cosa interessante é che fino
a metà dell’ottocento la ricetta era una semplice pasta d’olive nere ed olio
d’oliva; furono i Siciliani, immigrati in Provenza, che aggiunsero a questa
preparazione i capperi della loro Sicilia e da qui nacque appunto la Tapenade così come oggi la conosciamo.
Ingredienti:
300 g. di olive verdi o nere
200 g. di filetti di acciughe
200 g. di capperi
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
timo
4 cucchiai di olio extravergine
pepe
Al lavoro:
Snocciolare le olive, sciacquare
e dissalare i capperi. Mettere nel frullatore le olive, l’aglio privato del
germe, i capperi, le acciughe, il timo. Frullare e aggiungere l’olio a filo
fino ad ottenere una salsa densa, pepare a piacere. Il metodo tradizionale
prevede di lavorare gli ingredienti nel mortaio.
La tapenade si può spalmare su
crostini di pane o servire con un caprino, come condimento di una pasta o come
salsa di accompagnamento a piatti di carne e pesce.
Una variante prevede di aggiungere anche un etto di tonno all'olio di oliva.
Per l'anchoiade potete seguire questa ricetta.
12 filetti di acciuga
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
1 spicchio d’aglio privato del germoglio
pepe nero
Al lavoro:
Frullare le acciughe con l’olio e lo spicchio d’aglio. Aggiungere a filo l'olio e l’aceto fino ad ottenere una salsa cremosa. Condire con una macinata di pepe.
Accompagnate infine i crostini e le creme con pomodorini, uova sode (anche di quaglia se vi piacciono), zucchine marinate, filetti di peperoni, barbabietola, carote,.....e tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerisce.
Nicoletta
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