Da Meridiani – VIAGGI DEL GUSTO, l’inizio di un articolo di Clelia d’Onofrio:
UNA GIORNATA SOTTO LA VETTA DEL MONTE COLLA
“Metti un mezzogiorno a pranzo sui Nebrodi. Precisamente a Monte Colla, rilievo se non sconosciuto, senz’altro molto segreto. Tanto che, per raggiungerlo, gli ultimi sette chilometri richiedono mezz’ora di fuoristrada su sterrato autentico. Ma vengono a prenderti con la 4x4 e, una volta su, hai la certezza che ne è valsa la pena. Millequattrocentoventisei metri d’altitudine, un sorprendente casale di stile quasi fiorentino e tre piccole costruzioni di pietra formano una specie di mini borgo al centro di un magnifico parco di 52 ettari. E in fondo al sentiero che lo attraversa, l’Etna appeso come un quadro sullo schermo dilatato del cielo.
Se poi raggiungi le rive dei laghetti…….”
Una vecchia dimora settecentesca restaurata, oggi hotel, è stata in passato testimone di scampagnate grazie all’ospitalità degli amici Claudio e Geneviève
Piatti “famigliari”consumati all’aperto su tavoli di pietra. Pasta fatta in casa con il vecchio torchio. condita con melanzane e pomodori dell’orto,
Carne di coniglio, possibilmente selvatico, con mele in agrodolce. Biancomangiare nelle formelle di terracotta. Pasta reale di Tortorici.
Pane cotto nel vecchio forno di mattoni e poi ciliegie, ciliegie….Il posto è stupendo durante la fioritura dei ciliegi.
montecolla@hotelnebrodi.it
Ingredienti
Kg 1,500 circa di coniglio tagliato a pezzetti
2 cipolle affettate
1 gambo di sedano tritato
Olio extravergine d’oliva
Sale
4-5 mele piuttosto acerbe, tagliate a fettine
1 dl circa di aceto
2 cucchiai di zucchero semolato
250g di giardiniera
50g di nocciole tostate e tritate
Finocchietto selvatico
Al lavoro
Mettere a bagno per 30 minuti il coniglio in acqua e aceto.
Trascorso questo tempo, asciugarlo e rosolarlo con olio in una padella antiaderente. Trasferirlo in una casseruola e aggiungere il concentrato sciolto in un bicchiere d’acqua calda.
A parte stufare le cipolle e il sedano con acqua e sale, unirli al coniglio e dopo 30 minuti aggiungere la giardiniera, le mele dopo averle sbollentate in acqua e aceto. Regolare di sale e portare a cottura.
Quando il coniglio sarà cotto, sciogliere lo zucchero nell’aceto (il quantitativo dipende dal tipo di aceto che si adopera), versarlo nella casseruola, mescolare, controllare la salatura e far dare un bollore.
Trasferire il coniglio nel piatto da portata, far raffreddare, cospargere con le nocciole tritate e guarnire con il finocchietto selvatico.
Antonella e Ada
Nessun commento:
Posta un commento