La ricetta di oggi ha una bella storia che voglio raccontarvi.
I nonni di mio marito nel lontano 1910, giovanissimi sposi, emigrarono in America, precisamente a Seattle, dove già vivevano dei loro compaesani. Iniziarono a fare gli ortolani e a vendere giornalmente la loro verdura al mercato.
Dopo 13 anni, decisero di ritornare a casa, un po’ per nostalgia e un po’ per i problemi di salute della nonna. Avevano comunque guadagnato abbastanza per pagarsi anche il viaggio di ritorno.
Fra le cose che portarono dall’America, oltre ai quattro figli Gino, Mary, Jole ed Enny, c’era anche una pianticella di rabarbaro e la ricetta di una deliziosa torta che i discendenti della famiglia continuano a preparare soprattutto in questo periodo quando il rabarbaro è maturo e le grandi foglie si staccano con facilità dalla pianta. Ecco la ricetta:
Ingredienti:
Lavare, pelare 1 kg di steli di rabarbaro e tagliarli in pezzi di 2-3 cm., sistemarli in un unico strato sul fondo di una tortiera precedentemente imburrata, cospargere con due cucchiaiate di zucchero.
Preparare la pastella: in una ciotola battere 3 uova intere con 150 gr di zucchero, unire 250 gr di panna fresca alternata a 170 gr di farina doppio zero setacciata insieme ad 1 bustina di lievito, mescolare con cura.
Versare la pastella sul rabarbaro e cuocere in forno a 180° per circa 45 minuti.
Questo non è un dolce che si sforma, per questo io preferisco prepararlo in una pirofila di ceramica che può andare direttamente in tavola.
Questa torta provatela anche con le ciliegie e a fine estate con le susine.
L’unica difficoltà è trovare la giusta densità della pastella che non dovrà essere troppo liquida, e una volta versata non dovrà colare subito sul fondo, ma rimanere quasi “appoggiata” sulla frutta, per questo non aggiungete la panna tutta in una volta, ma serbatela un po’ da parte per unirla all’ultimo momento e solo se serve.
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