Dessert di cachi

Per anni, molto prima della mia nascita, mio nonno ha avuto una vera idiosincrasia per i cachi e anzi, pur non avendoli mai assaggiati, nonostante il bel dorato colore che illumina l’autunno e l’esotica memoria del loto, l’aspetto scivoloso della loro polpa suscitava in lui inflessibile diffidenza. Mia nonna golosa e curiosa d’ogni bontà si faceva amorevoli beffe del suo pregiudizio. Venne poi la guerra e con la guerra la scarsità di cibo sicché più forte furono necessità e fame, due valletti che spingono anche i più restii a educare al gusto.
Per invitarmi a non avere preclusioni alimentari, fin da piccina mia mamma, mi raccontò questa storia e come suo padre, al primo cucchiaino di assaggio forzato si dette dello sciocco e da allora ne fece un frutto prediletto. Di solito lo apro a fiore e lo accompagno con un cuore di gelato alla crema, ma per un ospite che amo stupire ogni volta che siede alla mia tavola, di recente li ho conditi e presentati in ciotoline monoporzione, così. Ottima soluzione per i pigri con la frutta, golosi di dolce.

Ingredienti (per ogni commensale):
1/2 cachi per ogni commensale
1 fetta di focaccia o ciambella dolce allo yogurt
1 bicchierino di liquore di marasche ( o gelato alla crema)
3-4 mandorle pelate e tritate e qualche scaglia di cioccolato fondente
qualche mirtillo fresco per decorazione
zucchero di canna integrale in cristalli
crema di latte fresca a piacere

Al Lavoro
Preparare una ciotolina monoporzione ciascuno, da servire in tavola. Su un piatto fondo versare il liquore di marasche. Tagliata a fette la base di dolce, passarla nel liquore e metterla sul fondo della ciotolina. Quindi spargere le mandorle e la cioccolata, poi la polpa di mezzo cachi.
Decorare con i mirtilli e qualche cristallo di zucchero di canna.
Per chi la apprezza si può accompagnare con un cucchiaino di crema di latte fresca a piacere.

P.S. Se a tavola ci sono dei bambini o degli astemi, sostituire il liquore con uno strato di gelato alla crema. Non si accorgeranno del trucco, perché i miei insoliti cachi sono buoni anche così.

Serenella