Le uova sono un cibo buono, affettuoso e versatile come pochi altri. Tra l'altro il più diffuso in ogni continente fin dalla prima colazione. Forma perfetta e universale che simboleggia la vita che nasce.
Per Pasqua mi sembra giusto onorarle, colorate e non, sole o in festosa compagnia trionfanti ben sode su trecce e focacce di molte regioni d'Italia .
Eccone una di mia memoria:
Fine anni ’70, nella casa marina a Cala Moresca con vista mozzafiato sull'isola del Giglio il mio amico Fabrizio Lemme, grande avvocato, grande mecenate e cultore d'arte, ci cucinava queste uova. A quel tempo ci si alternava ai fornelli e alla fornacella dei peperoni arrosto e delle spigole freschissime profumate di rosmarino, per poi gareggiare a tavola davanti al mare su quale fosse il posto dove collocare il Paradiso. Vinse Capri, naturalmente.
Preparare in un tegame basso a fuoco vivo, una rapida fresca salsa di pomodoro fresco e basilico, appena insaporita con uno spicchio d'aglio intero, che verrà eliminato con le foglie di basilico dopo pochi minuti, un pizzico di sale e poche gocce d'olio evo.
Posare sulla salsa morbida, ma non troppo lenta, delle fette di mozzarella o di scamorza, preferendo un sapore più intenso. Su ciascuna fetta posare un uovo fresco senza romperlo: 1 fetta e 1 uovo per ciascun commensale. Coprire, abbassare la fiamma e cuocere brevemente. Poi servirle in tavola posate su crostoni di pane. Gustosissime!
Serenella
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