La tortionata è una torta di mandorle che vanta origini antiche: la ricetta è stata codificata
nel 1885 dal pasticcere lodigiano Alessandro Tacchinardi ma presumibilmente
risale al tardo medioevo. L’origine del nome
deriva probabilmente dal termine tortijon, un filo di ferro attorcigliato che
veniva anticamente utilizzato per tagliare la torta.
Ingredienti:
300
g di farina 00, 150 g di burro,150 g di zucchero,150 g di mandorle, la scorza
di uno o due limoni, un tuorlo d’uovo, zucchero a velo q.b.
Al lavoro:
Tritate
molto grossolanamente le mandorle e passatele in forno o in padella per una
veloce tostatura.
Sciogliete
il burro e versatelo in una ciotola con la farina, lo zucchero, le mandorle, lo
zucchero e il tuorlo d’uovo. Lavorate con le mani per amalgamare il tutto e
unite per ultima la scorza del limone grattugiata. Stendete l’impasto, che
risulterà molto compatto, in una tortiera da 26 centimetri precedentemente
imburrata e infarinata. Non deve essere alta più di un centimetro, altrimenti tenderà a rimanere troppo morbida
all’interno, perdendo la sua caratteristica croccantezza.
Con
i rebbi di una forchetta tracciate delle righe perpendicolari in modo da creare
una griglia sulla superficie e cuocete la torta in forno a 150 °C per 50/60
minuti. Sfornate la tortionata, lasciatela raffreddare e cospargetene la
superficie con lo zucchero a velo prima di consumarla.
Nicoletta
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