Ho chiesto ad Eleonora se potevo trascrivere questa ricetta dal suo libro SICILIA, LA CUCINA DEL SOLE. Può sembrare una ricetta macabra ma così non sembrava a tutti i bambini che oggi hanno la mia età e che certamente ricordano le vetrine delle pasticcerie colme di questi biscotti, proprio come li descriveva Ercole Patti nel “Un bellissimo Novembre” . Ada
“Accanto ai pesanti frutti di marzapane che raffiguravano mele, susine, cipolle e fichidindia dipinti con colori accesi e lustri, biancheggiavano le ossa di morto sulle loro piccole basi scure fatte di pasta gustosa e un po’ morbida mentre la parte superiore scricchiolava sotto i denti frantumandosi come calce secca”
Ingredienti
Kg 1 di fior di farina
Kg 1 di zucchero semolato
15g di chiodi di garofano
Al lavoro
Con la farina, lo zucchero, i chiodi di garofano pestati nel mortaio e con un po’ d’acqua, preparare un impasto piuttosto morbido e porlo in una pentola sul fuoco.
Rimescolando continuamente con la spatola di legno, continuare la cottura finchè l’impasto risulterà ben lavorato e soffice.
Ungere le apposite formelle con calchi a forma di ossa, teschi, animali, depositarvi il composto e lasciarlo riposare per un paio di giorno, quindi sformare i biscotti ormai secchi, bagnali alla base e deporli su una teglia ben unta.
Porre in forno caldo finchè nella parte inferiore si depositerà lo zucchero, prendendo un bel colore marrone bruciato.
Si mangiano freddi e si conservano per parecchi giorni.
Eleonora
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