domenica 30 giugno 2013
Crostate quadrate
Da un’idea di Michi, Paola ed io abbiamo preparato questo buffet di dolci per il Club di Milano Giardini Inner Wheel
Cristina Collini
Non tutto il male vien per nuocere….. è proprio vero che i proverbi hanno sempre un fondo di verità. Il mio primo approccio con la cucina infatti è iniziato in un momento difficile perché la mia mamma, bravissima cuoca, improvvisamente ha smesso di cucinare per una malattia. Dovendomi rimboccare le maniche per sostituirla, ho iniziato a trascorrere molto più tempo in cucina e mi sono accorta subito che non mi pesava affatto, ma anzi mi divertiva e in qualche modo quasi mi rilassava in un momento in cui ne avevo molto bisogno.
Mi sono subito resa conto che avevo tanto da imparare anche se mi ricordavo molte cose che avevo visto preparare dalla mamma e da una vecchia zia che viveva nella campagna toscana dove io sono nata. In più, cosa importantissima, il mio palato, già abituato a mangiare bene mi aiutava molto per imparare ad accostare i sapori.
Così, poco alla volta, dopo la cucina del quotidiano, mi sono lanciata anche in qualche invito. Consultavo libri e riviste alla ricerca di piatti buoni e belli e usavo gli amici come cavie……ricordo ancora una torta spettacolare con un rosa al centro racchiusa in una cupola fatta di fili di caramello e mi stupisco sempre pensando quanto bene fosse venuta. Gli applausi ricevuti furono la molla per decidere che la cucina era proprio fatta per me.
Negli anni successivi, a giudicare la mia cucina , comparve un marito molto gourmand, cresciuto con una mamma bravissima in cucina. Non potevo certo non accettare la sfida e con grande piacere mi accorsi che lei mi dava volentieri le sue ricette ma in cambio mi chiedeva le mie…
Fu allora che incontrai in contatto con un club chiamato Il Fornello creato da una donna con la passione per la cucina solo per signore con la stessa passione. Dopo il primo invito mi resi conto che al loro confronto ero solo una dilettante e cominciai allora a seguire dei veri e propri corsi di cucina e a studiare per diventare più brava. E soprattutto, una volta entrata a far par parte del Club cominciai ad imparare tanti segreti da molte delle altre socie, tutte bravissime in cucina. Non finirò mai di ringraziare Anna Toffoletto per tutto quello che ha saputo trasmettermi in tutti questi anni…
Usavo sempre gli amici come cavie, e in realtà tutti erano molto contenti dei miei inviti. Mi piaceva molto non solo cucinare ma anche apparecchiare la tavola, addobbare la casa per le feste, abbinare colori e sapori. Le feste, naturalmente erano le occasioni migliori .. e allora la festa di Natale mi richiedeva una decina di giorni di preparativi, i compleanni, e gli anniversari erano altrettanti momenti importanti.
Anche durante l’estate anche mi si presentò un’occasione stupenda per cimentarmi ai fornelli. Si trattava di una gara di cucina sulla spiaggia “ a TAVOLA SULLA SPIAGGIA” che come dice il nome richiedeva di preparare un piatto adatto alla situazione. Della giuria facevano parte nome importanti della ristorazione come Sirio Maccioni per cui fu una grossa soddisfazione vincere il primo premio per la categoria antipasti.
Un giorno un' amica mi chiese poi di organizzarle la festa per suo marito e fu così contenta che cominciai a pensare che forse la cucina poteva diventare qualcosa di più di un hobby. Mi guardavo intorno alla ricerca di qualcuno a cui potessi affiancarmi per dare una svolta alla mia vita in cucina, qualcuno che avesse tanta esperienza in questo mondo e fui molto fortunata ad incontrare Ada Parasiliti, la prima vera insegnante di cucina italiana.
Mi invitò subito a conoscere l’ associazione che aveva creato per riunire le tante scuole di cucina sparse per l’Italia e , dopo aver superato gli esami richiesti ne entrai anch’io a far parte.
Da allora la cucina cominciò a diventare un’attività, ma mi resi subito conto che saper cucinare non era sufficiente per saper insegnare a cucinare e fortunatamente durante i primi passi in questa nuova esperienza c’era Ada al mio fianco con la sua grandissima esperienza.
Gli anni sono passati veloci da quel momento e sempre grazie a lei ho conosciuto tante altre maestre di cucina bravissime , ma soprattutto ho incontrato Paola e Patrizia con le quali ho scelto di far nascere l’atelier dei Sapori per continuare a lavorare insieme nel meraviglioso mondo della cucina.
Nelle lezioni cerco di trasmettere un po’ della passione che non mi abbandona mai,
e continuo a studiare per avere sempre qualcosa di nuovo da insegnare.
Di recente mi è stato chiesto se ho un sogno nel cassetto legato alla cucina e ho risposto che spero di non sparire dal mondo della cucina senza lasciare un segno ma spero invece che qualcuno si ricordi di me come io mi ricordo delle mie maestre, non solo per una buona ricetta, ma per la gioia di cucinare che sono riuscite a trasmettermi.
Vorrei anche scrivere un libro, ma più che altro un racconto di cucina……pieno di sensazioni, profumi...e colori.
Cristina
venerdì 28 giugno 2013
Festeggiamo la fine della scuola
La scuola è finita: come posso festeggiare e invitare i miei amici organizzandomi da sola per la prima volta?
Scritto da una ragazza…
giovedì 27 giugno 2013
Polpettone genovese di patate e fagiolini
Il polpettone di fagiolini è un piatto tradizionale della cucina genovese. Umberto Curti, storico dell'alimentazione e profondo conoscitore della gastronomia ligure, ci racconta che veniva chiamato in dialetto "sciattamaiu" vale a dire "schiattamarito" ma non conosco la ragione di tale fama.
Ingredienti per 6 persone:
gr. 500 di fagiolini
gr. 400 di patate
gr. 100 di parmigiano
3 uova
100 gr. di ricotta
30 gr. di funghi secchi ammollati in acqua
50 gr. di mollica di pane ammollato nel latte
1 spicchio d'aglio privato del germoglio
maggiorana fresca
prezzemolo
noce moscata
pane grattugiato
olio extravergine
sale e pepe
Preparazione:
Cuocere al dente i fagiolini in acqua salata. Scolarli e immergerli in acqua ghiacciata per mantenere il colore. Bollire le patate, spellarle e passarle allo schiacciapatate.
Ripassare i fagiolini in padella con aglio, prezzemolo, sale e pepe, aggiungere anche i funghi secchi sminuzzati. Dopo averli fatti intiepidire tritarli grossolanamente ed aggiungerli alle patate incorporando via via la ricotta setacciata, il parmigiano, la mollica di pane, la maggiorana, le uova, la noce moscata.
Spennellare d'olio uno stampo da plumcake e spolverarlo di pane grattugiato. Versarvi l'impasto del polpettone, livellarlo e compattarlo battendo sul tavolo lo stampo alcune volte. Cuocere nel forno a 180°C per circa 30'o comunque sino a quando la superficie sarà dorata.
Far raffreddare il polpettone e sformarlo. Si serve tiepido e freddo accompagnandolo con insalata novella condita con una vinaigrette.
Nicoletta
mercoledì 26 giugno 2013
Crostata di marmellata a forma di fiore
Ingredienti per una crostata di 26 cm
400g di farina 00
200g di burro
160g di zucchero semolato
4 tuorli
Marmellata e gelatina di mirtilli rossi o ribes
Zucchero a velo
(per la pasta frolla vedere procedimento BASI PATICCERIA)
Al lavoro
Quando la pasta frolla sarà pronta, stenderla sul tavolo da lavoro infarinato dello spessore di 1/2 centimetro.
Con un tagliapasta ondulato di 26 cm ritagliare un cerchio ondulato (oppure fare un disegno, appoggiare la sagoma sulla pasta e ritagliarla), mettere sulla placca del forno, cospargerlo con la marmellata (non troppa) lasciando liberi i bordi che andranno inumiditi.
Dal resto della pasta tagliare 12 petali con tagliapasta ondulato di 8 cm, a forma di goccia, ed 1 rotondo con tagliapasta di 4-5 cm.
Preparare la crostata come da foto.
Cuocere per circa 30 minuti in forno pre-riscaldato a 190°
Togliere la crostata dal forno, sciogliere alcune cucchiaiate di gelatina da versare negli spazi lasciati liberi dalla pasta frolla. Far raffreddare e cospargere con zucchero al velo.
Con questo sistema si possono creare crostate di forme diverse tipo una farfalla, lettere dell’alfabeto, scritte varie, biscotti a forma di animali, ecc
Ada
400g di farina 00
200g di burro
160g di zucchero semolato
4 tuorli
Marmellata e gelatina di mirtilli rossi o ribes
Zucchero a velo
(per la pasta frolla vedere procedimento BASI PATICCERIA)
Al lavoro
Quando la pasta frolla sarà pronta, stenderla sul tavolo da lavoro infarinato dello spessore di 1/2 centimetro.
Con un tagliapasta ondulato di 26 cm ritagliare un cerchio ondulato (oppure fare un disegno, appoggiare la sagoma sulla pasta e ritagliarla), mettere sulla placca del forno, cospargerlo con la marmellata (non troppa) lasciando liberi i bordi che andranno inumiditi.
Dal resto della pasta tagliare 12 petali con tagliapasta ondulato di 8 cm, a forma di goccia, ed 1 rotondo con tagliapasta di 4-5 cm.
Preparare la crostata come da foto.
Cuocere per circa 30 minuti in forno pre-riscaldato a 190°
Togliere la crostata dal forno, sciogliere alcune cucchiaiate di gelatina da versare negli spazi lasciati liberi dalla pasta frolla. Far raffreddare e cospargere con zucchero al velo.
Con questo sistema si possono creare crostate di forme diverse tipo una farfalla, lettere dell’alfabeto, scritte varie, biscotti a forma di animali, ecc
Ada
Mezzelune alle mandorle
Questo biscotto simboleggia la luna. Si dice che tutti i dolci o biscotti a forma di mezzaluna siano stati prodotti a Vienna per festeggiare la vittoria sui turchi.
La simbologia era stata già adoperata in un convento di St Gall, in Svizzera, nell’ottavo secolo con la produzione di “panis lunatis”
La simbologia era stata già adoperata in un convento di St Gall, in Svizzera, nell’ottavo secolo con la produzione di “panis lunatis”
Omelette fredda Du Barry
I miei primi passi in cucina sono stati guidati dalle ricette e dai consigli del Talismano della felicità di Ada Boni. Diverse volte ho riproposto ai miei ospiti una ricetta di questo bellissimo libro che trovo molto adatta al periodo estivo.
Come riportato dal libro è una “deliziosa omelette fredda, utilissima per una colazione elegante” e, posso aggiungere, molto pratica perché può essere preparata con un giorno di anticipo.
martedì 25 giugno 2013
Lingue di gatto
Ingredienti
150g di farina 00
150g di zucchero a velo vanigliato
150g di burro
4 albumi d’uovo
Al lavoro
Si lavora sempre con lo sbattitore.
Montare gli albumi a neve (il punto a neve lo si vede quando si prende un po’ con un cucchiaio e girandolo non cade). Cambiare contenitore e sbattere il burro (morbido) con lo zucchero a velo. Unire poco alla volta gli albumi a neve.Incorporare la farina setacciata.
Riempire la tasca e sulla teglia con la carta da forno creare delle striscioline lunghe 7cm all’incirca .
Prima di mettere in forno cospargerle con dello zucchero al velo.
Cuocere in forno ventilato a 200° per 8-10 minuti.
M. Elena e Camilla
150g di farina 00
150g di zucchero a velo vanigliato
150g di burro
4 albumi d’uovo
Al lavoro
Si lavora sempre con lo sbattitore.
Montare gli albumi a neve (il punto a neve lo si vede quando si prende un po’ con un cucchiaio e girandolo non cade). Cambiare contenitore e sbattere il burro (morbido) con lo zucchero a velo. Unire poco alla volta gli albumi a neve.Incorporare la farina setacciata.
Riempire la tasca e sulla teglia con la carta da forno creare delle striscioline lunghe 7cm all’incirca .
Prima di mettere in forno cospargerle con dello zucchero al velo.
Cuocere in forno ventilato a 200° per 8-10 minuti.
M. Elena e Camilla
lunedì 24 giugno 2013
Melanzane alle spezie
800g di melanzane
Sale
Olio extravergine d’oliva
5 spicchi d’aglio
Zenzero fresco
½ cucchiaino di semi di finocchio
Pizzico di cumino
1 cucchiaino di coriandolo
¼ di cucchiaino di curcuma
Pepe di caienna
3 pomodori maturi
Prezzemolo trito
Al lavoro
Tagliare a tocchetti le melanzane, metterle sotto sale per 1 ora, Asciugarle, friggerle nell’olio e far scolare su carta da cucina
Tuffare in acqua calda i pomodori e poi in acqua fredda, eliminare la pelle, i semi e tagliarli a pezzetti.
In una padella far scaldare 5-6 cucchiai di olio, mettere i semi di finocchio, il cumino e dopo alcuni secondi aggiungere l’aglio, lo zenzero (dopo averli frullati insieme con aggiunta di acqua) e via via il resto degli ingredienti.
Far cuocere per circa 6 minuti o fino a quando la salsa sarà quasi ristretta.
Mettere le melanzane, mescolare bene e proseguire la cottura per altri 5 minuti, sempre mescolando) Regolare di sale e pepe.
Trasferire su piatto da portata, cospargere con il prezzemolo e servire le melanzane calde o a temperatura ambiente.
Jo
Insalata di pollo al cognac
Ingredienti per 6/8 persone
Kg 1 di petti di polloBrodo vegetale
Sedano, carota
50g di uvetta
cognac
8 cucchiai di olio extravergine d’oliva
8 cucchiai di succo di limone
4 cucchiai di aceto
La scorza grattugiata di 1 limone
Sale e pepe
Prezzemolo trito abbondante
Insalata riccia tritata grossolanamente
Al lavoro
Lessare il pollo con il brodo, la carota, il sedano e far raffreddare nel liquido di cottura.
Far rinvenire le uvette prima in acqua calda e poi nel cognac.
In una ciotolina emulsionare l’olio, l’aceto, il succo di limone, sale e pepe. Aggiungere le uvette scolate e la scorza di limone.
Sfilettare il petti di pollo, condirli con quanto preparato e conservare in frigo per alcune ore.
Unire all’ultimo momento il prezzemolo, l’insalata e mescolare bene.
Il cognac si può sostituire con Grand Marnier
Ada
sabato 22 giugno 2013
Buffet per una serata estiva
Il 21 giugno il sole entra nel solstizio d’estate, tutti si sentono carichi della sua energia. Si ha di nuovo voglia di cambiare, di uscire da casa, di passare le serate all’aria aperta, di respirare finalmente. L’ideale sarebbe condividere queste sensazioni con chi si ama o con chi ci fa sentire bene.
venerdì 21 giugno 2013
Caponatina di melanzane e peperoni
La caponata fa parte della cucina classica siciliana. Ne esistono molte versioni, secondo le varie zone.
Ingredienti per 6/8 persone
4 melanzane
4 peperoni
1-2 gambi di sedano
1 cipolla
200g di olive verdi
100g di capperi sotto sale
un pugnetto di uvetta di Corinto
20g di pinoli
4 dl di salsa di pomodoro
1 dl di aceto
50/80 di zucchero
olio extravergine d’oliva
pangrattato
mandorle pelate, tostate e tritate
Al lavoro
Melanzane: pelare, tagliare a tocchetti e farle scaricare per circa 1 ora in acqua e sale. Asciugarle e friggerle in olio caldo
Peperoni: Arrostire in forno per circa 30 minuti, far raffreddare tra 2 piatti, spellare, eliminare semi e sfilettare.
Cipolla: Affettare sottilmente.
Sedano: Togliere i filamenti, tagliare a pezzettini e lessare in acqua e sale
Olive: Tenere per 10 minuti in acqua calda, lavare con acqua fredda, snocciolare e tagliare a pezzettini
Capperi: lavare con acqua e aceto e tritare se sono grossi
Uvette: fare rinvenire in acqua calda
Salsa di pomodoro: aggiungere lo zucchero e l’aceto (la quantità dello zucchero dipende dal tipo di aceto che si adopera)
In una padella far rosolare il sedano e la cipolla con olio, aggiungere i capperi e le olive, le uvette, i pinoli e dopo alcuni minuti versare la salsa di pomodoro e il basilico. Unire melanzane e peperoni e fare sobbollire per 15 minuti. Controllare il sale e la quantità di zucchero.
Trasferire la caponata nel piatto da portata; passare in padella 3 o 4 cucchiai di pangrattato con un pochissimo d’olio per pochi minuti e cospargere la caponata, finire con le mandorle tritate.
Fare raffreddare prima di servire.
Ada
Ingredienti per 6/8 persone
4 melanzane
4 peperoni
1-2 gambi di sedano
1 cipolla
200g di olive verdi
100g di capperi sotto sale
un pugnetto di uvetta di Corinto
20g di pinoli
4 dl di salsa di pomodoro
1 dl di aceto
50/80 di zucchero
olio extravergine d’oliva
pangrattato
mandorle pelate, tostate e tritate
Al lavoro
Melanzane: pelare, tagliare a tocchetti e farle scaricare per circa 1 ora in acqua e sale. Asciugarle e friggerle in olio caldo
Peperoni: Arrostire in forno per circa 30 minuti, far raffreddare tra 2 piatti, spellare, eliminare semi e sfilettare.
Cipolla: Affettare sottilmente.
Sedano: Togliere i filamenti, tagliare a pezzettini e lessare in acqua e sale
Olive: Tenere per 10 minuti in acqua calda, lavare con acqua fredda, snocciolare e tagliare a pezzettini
Capperi: lavare con acqua e aceto e tritare se sono grossi
Uvette: fare rinvenire in acqua calda
Salsa di pomodoro: aggiungere lo zucchero e l’aceto (la quantità dello zucchero dipende dal tipo di aceto che si adopera)
In una padella far rosolare il sedano e la cipolla con olio, aggiungere i capperi e le olive, le uvette, i pinoli e dopo alcuni minuti versare la salsa di pomodoro e il basilico. Unire melanzane e peperoni e fare sobbollire per 15 minuti. Controllare il sale e la quantità di zucchero.
Trasferire la caponata nel piatto da portata; passare in padella 3 o 4 cucchiai di pangrattato con un pochissimo d’olio per pochi minuti e cospargere la caponata, finire con le mandorle tritate.
Fare raffreddare prima di servire.
Ada
giovedì 20 giugno 2013
Casadinas
Le Casadinas sono tipici dolci sardi a base di ricotta che potete trovare in molte pasticcerie dell'isola. Nella zona di Nuoro le Casadinas si farciscono con un ripieno di formaggio inacidito e menta e vengono servite come antipasto.
Sono molto semplici da preparare e sono adatte ad una cena o ad un pranzo rustico. Io preferisco farle piccole di circa 6 cm di diametro anche se nei negozi sardi le trovate molto più grandi.
mercoledì 19 giugno 2013
Castellana di peperoni
E' una vecchia ricetta della cucina piemontese.
Ingredienti per 4 persone
Ingredienti per 4 persone
50 g di salame cotto
100 g di Fontina d'Aosta
4 filetti di acciughe sott'olio
1 uovo
farina di mais
farina bianca
pangrattato
olio per friggere
sale
Al lavoro
Fare abbrustolire i peperoni sulla fiamma. Avvolgerli in carta assorbente, metterli in un sacchetto per alimenti e lasciarli raffreddare.
Spellarli e dividerli a falde. Asciugarli su carta assorbente.
100 g di Fontina d'Aosta
4 filetti di acciughe sott'olio
1 uovo
farina di mais
farina bianca
pangrattato
olio per friggere
sale
Al lavoro
Fare abbrustolire i peperoni sulla fiamma. Avvolgerli in carta assorbente, metterli in un sacchetto per alimenti e lasciarli raffreddare.
Spellarli e dividerli a falde. Asciugarli su carta assorbente.
Allineare le falde sul piano di lavoro, salarle leggermente, farcire ogni falda con un pezzetto di salame, fettine di Fontina, un pezzetto di acciuga e piegarle a libro.
Passarle velocemente prima nella farina di mais mescolata alla farina bianca (dosi pari) poi nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato.
Passarle velocemente prima nella farina di mais mescolata alla farina bianca (dosi pari) poi nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato.
Friggere le castellane in padella riscaldata con olio. Scolarle su carta assorbente, salarle leggermente e servirle sia calde che a temperatura ambiente.
Romana
Romana
Crostata di pere e mandorle
1 guscio di pasta à foncer dolce di cm 26 di diametro, cotto
150g di mandorle pelate e tritate
140g di zucchero semolato
110g di burro
1 uovo
3 cucchiai di rum
1 cucchiaio di farina 00
6 grosse pere mature ma sode, pelate e cotte al dente con:
vino bianco secco
1 bastoncino di cannella
5 chiodi di garofano
Scorza di ½ limone
2 cucchiai di succo di limone
200g di zucchero semolato
Al lavoro
Appoggiare il guscio cotto su piatto da forno.
In una terrina oppure nel robot lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere l’uovo, le mandorle, il rum, la farina e cospargere con questo composto il fondo del guscio.
Cuocere al dente le pere e quando saranno fredde, dividerle a metà, eliminare i semi , tagliarle a fettine senza scomporle e metterle. ben sgocciolate, nel guscio.
Cuocere la crostata in forno pre-riscaldato a 180° per circa 40 minuti.
Intanto ridurre a sciroppo 125ml del liquido di cottura delle pere. Togliere la crostata dal forno e spennellare le pere con lo sciroppo.
Servire la crostata tiepida o a temperatura ambiente
Jo
martedì 18 giugno 2013
Parmigiana di melanzane
Una Parmigiana senza mozzarella, come si usa in alcune zone della Sicilia, ma con uova sode oppure con primo sale.
Mousse di mortadella
Ingredienti:
250 g di mortadella, 150 g di formaggio tipo Philadelphia, 2 dl di panna (o ricotta), 1 cucchiaio di senape saporita, pistacchi tritati.
Al lavoro:
250 g di mortadella, 150 g di formaggio tipo Philadelphia, 2 dl di panna (o ricotta), 1 cucchiaio di senape saporita, pistacchi tritati.
Al lavoro:
Passare al mixer la mortadella, unire il formaggio, la senape ed incorporare la panna montata.
domenica 16 giugno 2013
Alici al forno
Kg 1 di alici fresche, pulite e spinate
150g di pangrattato
2 uova sode
1-2 cucchiai di cognac
Olio extravergine d’oliva
80g di burro freddo di frigorifero
Sale e pepe
Al lavoro
Passare velocemente il pesce nel pangrattato e sistemarlo a strati in una pirofila unta con olio, salarlo, peparlo e bagnarlo con il cognac.
Mettere la pirofila in forno pre-riscaldato a 200° per circa 15 minuti.
Tritare le uova sode e suddividerle sulle alici, salare, pepare e cospargere con il resto del pangrattato.
Finire con il burro tagliato a fettine sottili e far dorare in forno.
2 uova sode
1-2 cucchiai di cognac
Olio extravergine d’oliva
80g di burro freddo di frigorifero
Sale e pepe
Al lavoro
Passare velocemente il pesce nel pangrattato e sistemarlo a strati in una pirofila unta con olio, salarlo, peparlo e bagnarlo con il cognac.
Mettere la pirofila in forno pre-riscaldato a 200° per circa 15 minuti.
Tritare le uova sode e suddividerle sulle alici, salare, pepare e cospargere con il resto del pangrattato.
Finire con il burro tagliato a fettine sottili e far dorare in forno.
Ada
venerdì 14 giugno 2013
Dulce de leche
I bambini argentini crescono a base di dulce de leche e una volta adulti non riescono a farne a meno. Sicuramente nota agli italiani, questa dolcissima crema a base di latte e zucchero ricorda molto la mou.
Si utilizza alla stregua della crema alle nocciole in Italia, dappertutto!
Si utilizza alla stregua della crema alle nocciole in Italia, dappertutto!
Empanadas de carne
Sappiamo che le empanadas sono state introdotte dagli Arabi nella penisola iberica durante la loro dominazione e che successivamente furono portate in America a seguito della colonizzazione. Qui nacquero tante varianti.
In Argentina le empanadas sono, dopo l’asado, il piatto tipico nazionale, protagonista delle feste locali. Il ripieno è, solitamente, di carne di manzo tritata, cipolla e altri ingredienti tipici come olive, uova sode e spezie, tuttavia sia la pasta sia il ripieno variano a seconda delle regioni e delle disponibilità degli ingredienti non solo tra le regioni ma anche tra famiglia e famiglia. Se ne possono assaggiare diverse versioni in base al ripieno utilizzato di carne, pesce, verdure e formaggi.
In Argentina le empanadas sono, dopo l’asado, il piatto tipico nazionale, protagonista delle feste locali. Il ripieno è, solitamente, di carne di manzo tritata, cipolla e altri ingredienti tipici come olive, uova sode e spezie, tuttavia sia la pasta sia il ripieno variano a seconda delle regioni e delle disponibilità degli ingredienti non solo tra le regioni ma anche tra famiglia e famiglia. Se ne possono assaggiare diverse versioni in base al ripieno utilizzato di carne, pesce, verdure e formaggi.
Chipá
I chipá sono uno dei piatti più tipici della cucina paraguayana e delle zone limitrofe di Argentina e Brasile. Appartengono alla cultura dei guaraní, indigeni di quella zona. Esistono molte varianti di chipá, quella che vi presento è della mia carissima tía Elsa.
giovedì 13 giugno 2013
Rotolini di baccalà
Ingredienti (per 6 persone):
1 kg di baccalà, bagnato 250 gr di prosciutto crudo, tagliato sottile Rosmarino, salvia, finocchietto selvatico, tritati 1 bicchiere di vino bianco secco Olio extravergine d’oliva, sale, pepe.
Al lavoro:
Spinare accuratamente il pesce, privarlo della pelle e disporlo ben aperto sul piano di lavoro. Mettervi sopra le fettine di prosciutto e completare con le erbe aromatiche, pepare. Arrotolare la fetta di baccalà e legarla bene con refe da cucina.
Disporre il rotolo in una padella antiaderente e farlo rosolare con 3/4 cucchiai d’olio ben caldo. Salare leggermente, pepare, bagnare con il vino. Fare evaporare, abbassare la fiamma, coprire e lasciare cuocere per circa 15/20’. Togliere il rotolo, tagliarlo a fette spesse e disporle su di un piatto. Deglassare il fondo di cottura con altro vino e versare la salsa ottenuta, filtrata, sul pesce. Servire caldo.
Paola
1 kg di baccalà, bagnato 250 gr di prosciutto crudo, tagliato sottile Rosmarino, salvia, finocchietto selvatico, tritati 1 bicchiere di vino bianco secco Olio extravergine d’oliva, sale, pepe.
Al lavoro:
Spinare accuratamente il pesce, privarlo della pelle e disporlo ben aperto sul piano di lavoro. Mettervi sopra le fettine di prosciutto e completare con le erbe aromatiche, pepare. Arrotolare la fetta di baccalà e legarla bene con refe da cucina.
Disporre il rotolo in una padella antiaderente e farlo rosolare con 3/4 cucchiai d’olio ben caldo. Salare leggermente, pepare, bagnare con il vino. Fare evaporare, abbassare la fiamma, coprire e lasciare cuocere per circa 15/20’. Togliere il rotolo, tagliarlo a fette spesse e disporle su di un piatto. Deglassare il fondo di cottura con altro vino e versare la salsa ottenuta, filtrata, sul pesce. Servire caldo.
Paola
Crostata di rabarbaro
Gli ingredienti per 6 persone
1,500 kg di rabarbaro
200g di zucchero semolato
1 dl di acqua
200g di fragoloni.
Gli ingredienti per la meringa
3 albumi
90g di zucchero semolato
Altri ingredienti
2 biscotti secchi
1 guscio di pasta à foncer di cm. 20 di diametro, cotto
Zucchero a velo
Recipiente per la cottura: piatto da forno
Cottura: in forno pre-riscaldato a 180° per 30 minuti
Cuocere la meringa per 10 minuti in forno pre-riscaldato a 200°
Al lavoro
Spellare e lavare il rabarbaro, eliminare le costole dure, i filamenti e tagliarlo a pezzi.
Preparare uno sciroppo facendo bollire per 2 minuti acqua e zucchero.
Lavare velocemente le fragole con il picciolo, poi farle asciugare su carta da cucina.
Mettere in una casseruola il rabarbaro, le fragole e lo sciroppo di zucchero; far sobbollire fino a cottura del rabarbaro.
Far raffreddare il composto.
Sbriciolare i biscotti sul fondo del guscio di pasta, versare il composto e cuocere come indicato
Preparare una meringa svizzera. Riempire una tasca per pasticceria con bocchetta a stella e strizzarla sulla crostata a mo’ di canestro.
Cospargere la crostata con zucchero a velo e passare in forno come indicato o finché avrà preso colore dorato. Fare raffreddare prima di servire.
Ada
1,500 kg di rabarbaro
200g di zucchero semolato
1 dl di acqua
200g di fragoloni.
Gli ingredienti per la meringa
3 albumi
90g di zucchero semolato
Altri ingredienti
2 biscotti secchi
1 guscio di pasta à foncer di cm. 20 di diametro, cotto
Zucchero a velo
Recipiente per la cottura: piatto da forno
Cottura: in forno pre-riscaldato a 180° per 30 minuti
Cuocere la meringa per 10 minuti in forno pre-riscaldato a 200°
Al lavoro
Spellare e lavare il rabarbaro, eliminare le costole dure, i filamenti e tagliarlo a pezzi.
Preparare uno sciroppo facendo bollire per 2 minuti acqua e zucchero.
Lavare velocemente le fragole con il picciolo, poi farle asciugare su carta da cucina.
Mettere in una casseruola il rabarbaro, le fragole e lo sciroppo di zucchero; far sobbollire fino a cottura del rabarbaro.
Far raffreddare il composto.
Sbriciolare i biscotti sul fondo del guscio di pasta, versare il composto e cuocere come indicato
Preparare una meringa svizzera. Riempire una tasca per pasticceria con bocchetta a stella e strizzarla sulla crostata a mo’ di canestro.
Cospargere la crostata con zucchero a velo e passare in forno come indicato o finché avrà preso colore dorato. Fare raffreddare prima di servire.
Ada
Turos di ricotta
Sono stata in Ungheria quando c’era ancora la cortina di ferro, pur essendo in un albergo bello con vista sul Danubio, mangiavamo sempre pane raffermo per via della distribuzione generale che non avveniva tutti i giorni.
Ma, a colazione, arrivavano dalla pasticceria dell’albergo puntuali, fragranti, profumatissimi i TUROS DI RICOTTA.
Ma, a colazione, arrivavano dalla pasticceria dell’albergo puntuali, fragranti, profumatissimi i TUROS DI RICOTTA.
Coniglio tonnato
Un piatto tipico della cucina piemontese.
Ingredienti per 6/8 persone
1 coniglio
foglie di salvia
spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
per la lessatura del coniglio
un buon brodo vegetale arricchito con vino bianco
erbe aromatiche: alloro, timo, rosmarino, chiodi di garofano, grani di pepe, sale
Al lavoro
Portare ad ebollizione il brodo vegetale con il vino, le erbe aromatiche e le spezie.
Tagliare in tre parti il coniglio: spalle, carrè, cosche e far cuocere prima le cosce e le spalle e, quando mancano 20 minuti a fine cottura, unire il carrè.
A cottura ultimata scolare i pezzi di coniglio e, quando sono tiepidi, disossarli a pezzi grossi. Controllare la salatura, peparli, lasciarli raffreddare ed un poco asciugare.
Disporli in una terrina di coccio con spicchi d’aglio e foglie di salvia e coprire il tutto con l’olio. Far riposare in un luogo fresco per almeno 1 giorno.
Servire il coniglio tonnato su di un letto di insalatina di stagione e decorare con foglie fresche di salvia.
Romana
Ingredienti per 6/8 persone
1 coniglio
foglie di salvia
spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
per la lessatura del coniglio
un buon brodo vegetale arricchito con vino bianco
erbe aromatiche: alloro, timo, rosmarino, chiodi di garofano, grani di pepe, sale
Al lavoro
Portare ad ebollizione il brodo vegetale con il vino, le erbe aromatiche e le spezie.
Tagliare in tre parti il coniglio: spalle, carrè, cosche e far cuocere prima le cosce e le spalle e, quando mancano 20 minuti a fine cottura, unire il carrè.
A cottura ultimata scolare i pezzi di coniglio e, quando sono tiepidi, disossarli a pezzi grossi. Controllare la salatura, peparli, lasciarli raffreddare ed un poco asciugare.
Disporli in una terrina di coccio con spicchi d’aglio e foglie di salvia e coprire il tutto con l’olio. Far riposare in un luogo fresco per almeno 1 giorno.
Servire il coniglio tonnato su di un letto di insalatina di stagione e decorare con foglie fresche di salvia.
Romana
mercoledì 12 giugno 2013
Anello di riso freddo al profumo di mare
Ingredienti (per 6 persone):
250 g di riso venere
250 g di riso carnaroli
60 g di pinoli
30 g di foglie di basilico
olio extravergine d’oliva, sale, pepe
½ kg di pomodori maturi
1 kg di cozze (o frutti di mare misti)
200 g di mazzancolle
90 g di olive nere denocciolate
½ peperone rosso, basilico, origano, vino bianco
pomodorini
Al lavoro:
Paola
250 g di riso venere
250 g di riso carnaroli
60 g di pinoli
30 g di foglie di basilico
olio extravergine d’oliva, sale, pepe
½ kg di pomodori maturi
1 kg di cozze (o frutti di mare misti)
200 g di mazzancolle
90 g di olive nere denocciolate
½ peperone rosso, basilico, origano, vino bianco
pomodorini
Al lavoro:
Preparare un pesto con il basilico, i pinoli, e ½ bicchiere di olio delicato.
Pelare i pomodori e tagliarli a dadini, condirli con il pesto preparato.
Lessare le due qualità di riso separatamente, secondo i relativi tempi di cottura.
Condire il riso bianco con il pomodoro e il pesto e il riso nero con olio e qualche cucchiaio di succo di limone, sale e pepe.
Versare il riso bianco in uno stampo ad anello (capacità lt 1,5) leggermente unto d’olio, compattarlo bene, e aggiungervi il riso nero,. Pressare anche questo. Tenere in fresco.
Spazzolare le cozze, farle aprire in un tegame a caldo con poco vino, sgusciarle e raccoglierle in una ciotola, aggiungere il peperone tagliato a dadini, le olive, basilico spezzettato, origano.
Pulire le mazzancolle, lasciarle a bagno in acqua salata per un quarto d’ora, poi cuocerle brevemente in acqua bollente o a vapore, scolarle e condirle con un filo d’olio.
Sformare il riso su di un piatto da portata e riempire il centro dell’anello con le cozze, decorare con i gamberi, pomodorini e altro basilico.
Paola
Pane integrale senza lievito
Vi sottopongo la ricetta di un pane da me provato e che a mio avviso risponde perfettamente ad un’idea di cucina dietetica rappresentata da piatti che diano senso di sazietà e ricchi di fibre. Provatelo perché dura a lungo, conservando la sua morbidezza, chiuso in una busta di plastica in frigorifero.
E' un pane privo di lieviti!
Sformato d'orzo con verdure e tonno sott'olio
Ingredienti (per 4 persone):
1 zucchina
150 g di orzo perlato
200 g di tonno sott’olio ( o pesce spada)
2 peperoni di colore differente
10 pomodorini datterini
basilico, prezzemolo, menta
olio extravergine d’oliva, sale, pepe
1 zucchina
150 g di orzo perlato
200 g di tonno sott’olio ( o pesce spada)
2 peperoni di colore differente
10 pomodorini datterini
basilico, prezzemolo, menta
olio extravergine d’oliva, sale, pepe
Al lavoro:
Lessare l’orzo in acqua salata.
Tagliare la zucchina, solo la parte verde, a dadini.
Mondare i peperoni e tagliarli a dadini.
Saltare in una padella i dadini di peperone e di zucchina con poco olio, salare e pepare. Unire metà del tonno, le erbe tritate (tenerne da parte un cucchiaio per decorare il piatto) e l’orzo lessato e freddo. Regolare di olio, sale e pepe.
Pressare in uno stampo da zuccotto, rivestito di pellicola trasparente e mettere in frigorifero a freddare.
Sformare l’orzo su di un piatto e decorarlo con il tonno rimanente, i pomodorini (conditi con olio, sale e pepe) e le erbe tritate tenute da parte.
Paola
Lessare l’orzo in acqua salata.
Tagliare la zucchina, solo la parte verde, a dadini.
Mondare i peperoni e tagliarli a dadini.
Saltare in una padella i dadini di peperone e di zucchina con poco olio, salare e pepare. Unire metà del tonno, le erbe tritate (tenerne da parte un cucchiaio per decorare il piatto) e l’orzo lessato e freddo. Regolare di olio, sale e pepe.
Pressare in uno stampo da zuccotto, rivestito di pellicola trasparente e mettere in frigorifero a freddare.
Sformare l’orzo su di un piatto e decorarlo con il tonno rimanente, i pomodorini (conditi con olio, sale e pepe) e le erbe tritate tenute da parte.
Bocconcini di pollo al bacon
Ingredienti (per 4 persone):
8 fettine di petto di pollo
8 fettine di taleggio
Paola
8 fettine di petto di pollo
8 fettine di taleggio
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
8 fettine di bacon
50 g di nocciole tritate
salvia e rosmarino, noce moscata
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d’oliva, sale, pepe
Al lavoro:
Amalgamare in una ciotola il parmigiano, le nocciole, le erbe tritate, una grattugiata di noce moscata e il pepe.
Appiattire con il batticarne le fettine di pollo messe tra due fogli di pellicola trasparente inumiditi.
Disporre le fettine sul piano di lavoro, salarle e farcirle con il composto, lasciando un bordo libero di circa ½ cm.
Chiudere ogni fettina a libro e battere i bordi con la punta di un coltello per sigillare.
Avvolgere ogni pacchetto in una fettina di bacon e fermare con uno stecchino.
Scaldare poco olio in una padella antiaderente e farvi cuocere i bocconcini per circa 15’. Bagnare con il vino e farlo evaporare.Trasferirli in una pirofila unta d’olio e coprire ogni bocconcino con una fettina di taleggio; infornare a 180°C per circa 10’.
Servire i bocconcini caldi.
8 fettine di bacon
50 g di nocciole tritate
salvia e rosmarino, noce moscata
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d’oliva, sale, pepe
Al lavoro:
Amalgamare in una ciotola il parmigiano, le nocciole, le erbe tritate, una grattugiata di noce moscata e il pepe.
Appiattire con il batticarne le fettine di pollo messe tra due fogli di pellicola trasparente inumiditi.
Disporre le fettine sul piano di lavoro, salarle e farcirle con il composto, lasciando un bordo libero di circa ½ cm.
Chiudere ogni fettina a libro e battere i bordi con la punta di un coltello per sigillare.
Avvolgere ogni pacchetto in una fettina di bacon e fermare con uno stecchino.
Scaldare poco olio in una padella antiaderente e farvi cuocere i bocconcini per circa 15’. Bagnare con il vino e farlo evaporare.Trasferirli in una pirofila unta d’olio e coprire ogni bocconcino con una fettina di taleggio; infornare a 180°C per circa 10’.
Servire i bocconcini caldi.
Paola
Marilena Saponaro
Ho avuto la grande fortuna di condividere gli anni della mia infanzia e prima giovinezza con la mia famiglia, con i nonni e una zia. Ho trascorso molto tempo a guardare attentamente le donne di casa mia che tutto sapevano preparare: dal pane alla pasta, dai sottoli ai salumi, dalle marmellate ai dolci. Grandi nutrici di cibo e di amore! Abitavamo in una grande casa: un edificio a due piani con cantina, magazzino, lavatoio, porcilaio, gallinaio ed intorno un grande giardino ed un enorme orto: il nostro terreno di gioco. E’ li che ho imparato a seguire la crescita delle diverse piante e verdure, a raccoglierle, per poi gustarle trasformate in ottime parmigiane, succulenti fritture e brodose minestre e le donne sempre lì a trafficare per unire la famiglia intorno ad una tavola gioiosa.
Inutile dire che nei sessantacinque anni di cammino ho incontrato tante altre donne meravigliose che hanno lasciato tesori nel cuore e nella mente. Dopo il pensionamento dalla scuola non c’è stato un percorso studiato e programmato verso una meta prestabilita quella per la cucina e la gastronomia è una passione che varie circostanze hanno favorito. Certamente ricordate la mia partecipazione diversi anni fa alla prima trasmissione di carattere gastronomico “il paese delle meraviglie” con Pippo Franco e Melba Ruffo che mi vide vincere la forchetta d’oro. Dopo di allora ho continuato a frequentare corsi di cucina in Italia e all’estero.
Grazie a quelle circostanze, al mio entusiasmo per la vita e alla passione per la cucina che ho fondato un’associazione culturale gastronomica “Villa dei Lecci” il cui compito è divulgare la cultura della tavola, del buon cibo e del ricevere con stile.
Marilena
Inutile dire che nei sessantacinque anni di cammino ho incontrato tante altre donne meravigliose che hanno lasciato tesori nel cuore e nella mente. Dopo il pensionamento dalla scuola non c’è stato un percorso studiato e programmato verso una meta prestabilita quella per la cucina e la gastronomia è una passione che varie circostanze hanno favorito. Certamente ricordate la mia partecipazione diversi anni fa alla prima trasmissione di carattere gastronomico “il paese delle meraviglie” con Pippo Franco e Melba Ruffo che mi vide vincere la forchetta d’oro. Dopo di allora ho continuato a frequentare corsi di cucina in Italia e all’estero.
Grazie a quelle circostanze, al mio entusiasmo per la vita e alla passione per la cucina che ho fondato un’associazione culturale gastronomica “Villa dei Lecci” il cui compito è divulgare la cultura della tavola, del buon cibo e del ricevere con stile.
Marilena
Baccelli di fave
Durante un viaggio in Sicilia sono riuscita ad assaporare, dopo tanti anni, un cibo che avevo quasi dimenticato: le fave cotte con il baccello. Certo è necessario avere l’orto perché devono essere raccolte tenerissime. Alcune volte, dicono, è possibile trovarle nei negozi di primizie.
Se vi capita di andare in Sicilia e precisamente a Tortorici, nel parco dei Nebrodi, ecco l’indirizzo:
Azienda Agricola Valle Maira, un tempo casa di campagna di alcuni amici.
Questa è la ricetta di casa mia.
Se vi capita di andare in Sicilia e precisamente a Tortorici, nel parco dei Nebrodi, ecco l’indirizzo:
Azienda Agricola Valle Maira, un tempo casa di campagna di alcuni amici.
Questa è la ricetta di casa mia.
martedì 11 giugno 2013
Diamantini salati
Questi biscottini sono ottimi per l'aperitivo. Si possono preparare prima e conservare nelle scatole di latta oppure si possono congelare prima di cuocerli.
Ingredienti:
150 gr. di burro
50 gr. di parmigiano
300 gr. di farina 0
1 uovo
cannella (opzionale)
sale
per decorare: 1 uovo sbattuto, semi di papavero, sesamo, paprika e pecorino
Procedimento:
Impastate il burro morbido con la farina, aggiungete il parmigiano, la cannella, l'uovo e il sale. Quando avete ottenuto un impasto liscio e omogeneo, pellicolatelo e fatelo riposare in frigo per almeno due ore. Dividete l'impasto in tre e formate tre cilindretti di circa 4 cm di diametro (infarinate poco la spianatoia altrimenti non riuscirete ad arrotondarli). Spennellate i cilindri con l'uovo e poi fatene rotolare uno sui semi di papavero, il secondo sui semi di sesamo e l'ultimo sulla paprika mescolata al pecorino in modo che se ne ricoprano bene.
Fate rassodare i cilindretti in frigo coperti di stagnola e poi tagliateli a rondelle di circa 1 cm.
Disponete i biscotti su una placca ricoperta di carta forno e fateli cuocere in forno a 180°C per circa 10'.
Se volete congelarli, fatelo prima di tagliarli.
Ingredienti:
150 gr. di burro
50 gr. di parmigiano
300 gr. di farina 0
1 uovo
cannella (opzionale)
sale
per decorare: 1 uovo sbattuto, semi di papavero, sesamo, paprika e pecorino
Procedimento:
Impastate il burro morbido con la farina, aggiungete il parmigiano, la cannella, l'uovo e il sale. Quando avete ottenuto un impasto liscio e omogeneo, pellicolatelo e fatelo riposare in frigo per almeno due ore. Dividete l'impasto in tre e formate tre cilindretti di circa 4 cm di diametro (infarinate poco la spianatoia altrimenti non riuscirete ad arrotondarli). Spennellate i cilindri con l'uovo e poi fatene rotolare uno sui semi di papavero, il secondo sui semi di sesamo e l'ultimo sulla paprika mescolata al pecorino in modo che se ne ricoprano bene.
Fate rassodare i cilindretti in frigo coperti di stagnola e poi tagliateli a rondelle di circa 1 cm.
Disponete i biscotti su una placca ricoperta di carta forno e fateli cuocere in forno a 180°C per circa 10'.
Se volete congelarli, fatelo prima di tagliarli.
Nicoletta
Focaccia
Ingredienti
gr.500 di farina
gr.250 di acqua tiepida
gr.250 di patate bollite e schiacciate
1 cubetto di lievito
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaio di sale
pomodori ed origano q.b.
olio per la teglia
Al lavoro
Impastare tutti gli ingredienti.
La pasta ottenuta deve essere morbida ed elastica.
Mettere il composto in una teglia oliata.
Fare lievitare.
Dopo la lievitazione punzecchiare la superficie, mettere i pomodori, l’origano, il sale ed il pepe.
Lasciare lievitare ancora per 10 minuti ed infornare a 220° per 30 minuti.
Rosalia
gr.500 di farina
gr.250 di acqua tiepida
gr.250 di patate bollite e schiacciate
1 cubetto di lievito
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaio di sale
pomodori ed origano q.b.
olio per la teglia
Al lavoro
Impastare tutti gli ingredienti.
La pasta ottenuta deve essere morbida ed elastica.
Mettere il composto in una teglia oliata.
Fare lievitare.
Dopo la lievitazione punzecchiare la superficie, mettere i pomodori, l’origano, il sale ed il pepe.
Lasciare lievitare ancora per 10 minuti ed infornare a 220° per 30 minuti.
Rosalia
lunedì 10 giugno 2013
Nuove tendenze del ricevere in casa
Accogliere amici e familiari nella propria casa è un’esperienza bellissima e sarà piacevole per tutti se gestita nella maniera giusta.
Le maniere per realizzare questi incontri all’insegna della simpatia e dell’amicizia sono tante. Sembrano nate fuori dal nostro paese, hanno nomi stranieri, sembrano mode del momento, ma, a ben vedere, si conoscono da sempre: ecco che sentite parlare di Brunch, di Slunch, di Drunch, allora come orientarsi, come adattarle alle varie esigenze e disponibilità?
Aperitivo...quasi una cena
Aperitivo…quasi una cena: ovvero come cucinare in piccole porzioni.
Questa tipologia di preparazioni esprime una nuova tendenza del ricevere gli amici nella propria casa. Il semplice aperitivo evolve in una cena vera e propria con grande scioltezza: piatti facili da mangiare, facili da fare, programmabili, belli da guardare.
Non proporremo i cibi in maniera tradizionale, nei piatti di portata o nei vassoi, ma in tanti contenitori differenti, nella forma e nel colore, permettendo agli ospiti una sorta di zapping gastronomico tra sapori diversi.
I piatti sono completi, armonici nei sapori e nei colori, solo in formato bocconcino, da mangiare in punta di dita e non ricette tradizionali presentate in porzioni ridotte.
Questa tipologia di preparazioni esprime una nuova tendenza del ricevere gli amici nella propria casa. Il semplice aperitivo evolve in una cena vera e propria con grande scioltezza: piatti facili da mangiare, facili da fare, programmabili, belli da guardare.
Non proporremo i cibi in maniera tradizionale, nei piatti di portata o nei vassoi, ma in tanti contenitori differenti, nella forma e nel colore, permettendo agli ospiti una sorta di zapping gastronomico tra sapori diversi.
I piatti sono completi, armonici nei sapori e nei colori, solo in formato bocconcino, da mangiare in punta di dita e non ricette tradizionali presentate in porzioni ridotte.
Lasagna ai carciofi
Ingredienti (per 6 persone):
gr.400 di pasta per lasagne
10 carciofi
gr.100 di pancetta
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cipolla piccola tagliata sottile
1 spicchio d’aglio
dl.8 di latte
dl.2 di panna fresca
roux: gr.30 di burro + gr.25 di farina
gr.100 di parmigiano
gr.100 di formaggi misti (scamorza – fontina – caciocavallo)
sale e pepe q.b.
Al lavoro:
Mondare i carciofi eliminando le foglie esterne più dure, tornirli e tagliarli a fettine sottili. Metterli a bagno in acqua acidulata con succo di limone.
In una casseruola appassire nell’olio la cipolla e l’aglio tritato.
Unire la pancetta tritata grossolanamente e cuocere per qualche minuto.
Versare i carciofi e cuocere, con il coperchio, finché saranno appassiti.
Aggiungere il latte, la panna e lasciare sobbollire per 15 – 20 minuti.
Legare con il roux e lasciare cuocere ancora pochi minuti.
Salare e pepare.
In una pirofila imburrata distribuire un mestolo di salsa ai carciofi, coprire con la pasta e distribuire ancora salsa e formaggi grattugiati.
Continuare con gli altri strati di pasta e salsa.
Non mettere più di tre strati.
Gratinare in forno a 200° per 20 minuti circa.
Lasciare riposare il piatto prima di servire.
Rosalia
gr.400 di pasta per lasagne
10 carciofi
gr.100 di pancetta
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cipolla piccola tagliata sottile
1 spicchio d’aglio
dl.8 di latte
dl.2 di panna fresca
roux: gr.30 di burro + gr.25 di farina
gr.100 di parmigiano
gr.100 di formaggi misti (scamorza – fontina – caciocavallo)
sale e pepe q.b.
Al lavoro:
Mondare i carciofi eliminando le foglie esterne più dure, tornirli e tagliarli a fettine sottili. Metterli a bagno in acqua acidulata con succo di limone.
In una casseruola appassire nell’olio la cipolla e l’aglio tritato.
Unire la pancetta tritata grossolanamente e cuocere per qualche minuto.
Versare i carciofi e cuocere, con il coperchio, finché saranno appassiti.
Aggiungere il latte, la panna e lasciare sobbollire per 15 – 20 minuti.
Legare con il roux e lasciare cuocere ancora pochi minuti.
Salare e pepare.
In una pirofila imburrata distribuire un mestolo di salsa ai carciofi, coprire con la pasta e distribuire ancora salsa e formaggi grattugiati.
Continuare con gli altri strati di pasta e salsa.
Non mettere più di tre strati.
Gratinare in forno a 200° per 20 minuti circa.
Lasciare riposare il piatto prima di servire.
Gnocchetti di spinaci (Spatzle) al prosciutto
Ingredienti:
Rosalia
3 uova
gr.300 di farina
dl.2 di latte
gr.100 di spinaci lessati, strizzati e tritati finemente
sale q.b.
per la salsa al prosciutto:
gr.50 di burro
gr.200 di prosciutto cotto in dadini piccolissimi
poco vino bianco
dl.2 di panna
gr.50 di parmigiano
Al lavoro:
Mescolare bene tutti gli ingredienti fino a formare una pastella semi fluida.
Versare questa nell’apposito attrezzo per gnocchetti (Spatzle) e lasciarli cadere in acqua bollente.
Fare cuocere pochi minuti, scolarli e raffreddarli subito in acqua fredda.
Fare riscaldare in una padella il burro ed il prosciutto, sfumare con il vino bianco.
Aggiungere la panna ed il parmigiano.
Saltare nella salsa i gnocchetti preparati e servire.
gr.300 di farina
dl.2 di latte
gr.100 di spinaci lessati, strizzati e tritati finemente
sale q.b.
per la salsa al prosciutto:
gr.50 di burro
gr.200 di prosciutto cotto in dadini piccolissimi
poco vino bianco
dl.2 di panna
gr.50 di parmigiano
Al lavoro:
Mescolare bene tutti gli ingredienti fino a formare una pastella semi fluida.
Versare questa nell’apposito attrezzo per gnocchetti (Spatzle) e lasciarli cadere in acqua bollente.
Fare cuocere pochi minuti, scolarli e raffreddarli subito in acqua fredda.
Fare riscaldare in una padella il burro ed il prosciutto, sfumare con il vino bianco.
Aggiungere la panna ed il parmigiano.
Saltare nella salsa i gnocchetti preparati e servire.
Rosalia
Carpaccio caldo alle olive
Ingredienti per 4 persone
400g di carpaccio
50g di olive nere snocciolate
2 di filetti d'acciuga sott'olio
4 cucchiai circa di olio extravergine d'oliva
pepe macinato al momento
succo di limone
insalata verde
Al lavoro
Tritare le olive e le acciughe, emulsionare in una ciotolina l'olio, il pepe e il succo di limone.
Scaldare in forno il piatto da portata o 4 piatti individuali (il calore del piatto è sufficiente per intiepidire la carne) e adagiare il carpaccio.
Cospargere con la salsa, guarnire il piatto con l’insalata e servire.
Ada
Carpaccio alla senape
400g di carpaccio
8 cucchiai di maionese
1 cucchiaio di senape dolce
succo di ½ limone
2 cucchiai di sherry
pepe abbondante
prezzemolo trito
Al lavoro
Adagiare il carpaccio sul piatto da portata o piatti individuali e conservare la carne in frigorifero coperta con pellicola.
Amalgamare in una ciotolina la maionese, la senape, lo sherry, il succo di limone e pepe macinato al momento. Conservare la salsa ben coperta in frigorifero.
Togliere il carpaccio dal frigo, eliminare la pellicola, cospargerlo con il prezzemolo e servire a parte la salsa.
Ada
Branzino al finocchio selvatico
un branzino di Kg. 1 ½ circa
prezzemolo
steli di finocchio selvatico secco
olio extravergine d’oliva
sale e pepe.
Per condire
2 cucchiai di semi di finocchio
1 o 2 spicchi d’aglio
2 dl di olio extravergine d’oliva
½ dl di succo di limone
peperoncino a piacere
sale e pepe
Al lavoro
Pulire il pesce, squamarlo, eviscerarlo, lavarlo accuratamente e asciugarlo.
2 ore prima di cuocerlo, ungerlo leggermente, salarlo e introdurre il prezzemolo nella pancia. Conservarlo in un luogo fresco ma NON IN FRIGORIFERO.
Intanto riunire in una ciotolina tutti gli ingredienti del condimento.
Ungere un piatto da forno e coprire il fondo con gli steli del finocchio.
Trasferire il pesce sul piatto e cuocerlo in forno a 190° per circa 30 minuti.
Toglierlo dal forno, bagnarlo con qualche cucchiaiata di condimento e servire il resto a parte.
Ada
Pudding veloce alla frutta
Gli ingredienti x6/8 persone
3 pere o mele1 grossa noce di burro
2 cucchiai di succo di limone
2 cucchiai di marmellata di arance o albicocche
8 fette di pancarrè (circa), frullate
4 dl di latte
3 uova
60g di zucchero semolato+ 1 cucchiaio
scorza grattugiata di arancia e limone
1 cucchiaio di rum
Recipiente per la cottura: pyrex della capacità di 1 1/2 litro, imburrato e cosparso di zucchero
Cottura: a bagnomaria in forno pre-riscaldato a 190/200° per circa 40 minuti
Al lavoro
Pelare le pere e tagliarle in 8 spicchi, cuocerle al dente con il succo di limone e 1 cucchiaio di zucchero.
Aggiungere la marmellata e cuocere per 3 minuti.
Sgocciolare le pere, adagiarle nel pyrex e cospargere con il pane.
Battere le uova con il latte, il rum, lo zucchero rimasto e versare il composto lentamente sul pane.
Porre lo stampo in frigo per 1 ora.
Cuocere come indicato e servire subito.
Ada
Insalata di riso semplice
500g di riso parboiled
succo di 1 o 2 limoni
un grande ciuffo di basilico
3 grossi pomodori maturi
un cetriolo
una lattuga
sale e pepe
4 o 5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Sale pepe
Al lavoro
Al lavoro
Lessare il riso al dente in abbondante acqua salata, scolarlo, lavarlo sotto acqua fredda corrente e metterlo in una ciotola dopo averlo ben sgocciolato.
Condire il riso con l'olio, succo di limone, coprire e mettere in frigorifero.
Tuffare i pomodori in acqua calda, passarli in acqua fredda, eliminare pelle e semi, tagliarli a pezzettini e conservarli in una ciotolina in frigorifero
Pelare il cetriolo, cospargerlo con sale grosso e metterlo in frigorifero per un paio d'ore. Trascorso questo tempo, asciugare il cetriolo senza lavarlo e affettarlo.
Lavare, asciugare la lattuga e tagliarla.
30 minuti oppure anche un'ora prima di servire unire tutti gli ingredienti in una insalatiera, aggiungere il basilico spezzettato con le mani, controllare il condimento e servire.
Condire il riso con l'olio, succo di limone, coprire e mettere in frigorifero.
Tuffare i pomodori in acqua calda, passarli in acqua fredda, eliminare pelle e semi, tagliarli a pezzettini e conservarli in una ciotolina in frigorifero
Pelare il cetriolo, cospargerlo con sale grosso e metterlo in frigorifero per un paio d'ore. Trascorso questo tempo, asciugare il cetriolo senza lavarlo e affettarlo.
Lavare, asciugare la lattuga e tagliarla.
30 minuti oppure anche un'ora prima di servire unire tutti gli ingredienti in una insalatiera, aggiungere il basilico spezzettato con le mani, controllare il condimento e servire.
Ada
Canapè caldi al salmone e mozzarella
Gli ingredienti per circa 24 canapè
6 o 7 fette di pancarrè
100g di salmone affumicato, tagliato sottile
80g circa di mozzarella, tritata
pepe abbondante
burro
aneto
Al lavoro
Imburrare le fette di pane, suddividere il salmone e la mozzarella.
Cospargere con pepe abbondante, rifilare e dividere le fette in 4
Al momento passare in forno a 200° finché la mozzarella sarà leggermente sciolta.
Togliere i canapè dal forno, guarnirli con aneto e servire immediatamente.
Ada
6 o 7 fette di pancarrè
100g di salmone affumicato, tagliato sottile
80g circa di mozzarella, tritata
pepe abbondante
burro
aneto
Al lavoro
Imburrare le fette di pane, suddividere il salmone e la mozzarella.
Cospargere con pepe abbondante, rifilare e dividere le fette in 4
Al momento passare in forno a 200° finché la mozzarella sarà leggermente sciolta.
Togliere i canapè dal forno, guarnirli con aneto e servire immediatamente.
Ada
Soufflé al cioccolato
Ingredienti
4 dl di latte
60 g di farina
due cucchiai rasi di cacao
150 di cioccolato fondente
100 g di zucchero semolato
6 uova (400g circa pesate con il guscio)
scorza grattugiata di un’arancia
30 g di burro
2 cucchiai di Grand Marnier
gocce di succo di limone
burro per ungere lo stampo
3 cucchiai circa di zucchero semolato
Recipiente per la cottura: stampo di porcellana o pyrex di cm 20 di diametro, imburrato e cosparso di zucchero.
Al lavoro
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Frullare il latte, la farina ed il cacao, versarlo in una casseruola e farlo addensare su fuoco medio, togliere la casseruola dal fuoco e aggiungere lo zucchero, i 30 g di burro, la scorza d’arancia, il cioccolato.
Trasferire il composto in una terrina, coprire con pellicola e far raffreddare. Passare il composto velocemente nel robot per renderlo omogeneo.
Montare a neve ferma 6 albumi con il succo di limone.
Unire 4 tuorli al composto di cioccolato, il Grand Marnier ed infine gli albumi.
Mettere il composto nello stampo e cuocere in forno a 180° per 20 minuti, spostare il termostato a 210° e proseguire la cottura per altri 10/15 minuti,
Servire immediatamente.
Si può accompagnare con una salsa a base di frutta oppure con uno zabaione al Grand Marnier.
Volendo si può servire a parte un gelato di frutta o allo zabaglione.
Ada
4 dl di latte
60 g di farina
due cucchiai rasi di cacao
150 di cioccolato fondente
100 g di zucchero semolato
6 uova (400g circa pesate con il guscio)
scorza grattugiata di un’arancia
30 g di burro
2 cucchiai di Grand Marnier
gocce di succo di limone
burro per ungere lo stampo
3 cucchiai circa di zucchero semolato
Recipiente per la cottura: stampo di porcellana o pyrex di cm 20 di diametro, imburrato e cosparso di zucchero.
Al lavoro
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Frullare il latte, la farina ed il cacao, versarlo in una casseruola e farlo addensare su fuoco medio, togliere la casseruola dal fuoco e aggiungere lo zucchero, i 30 g di burro, la scorza d’arancia, il cioccolato.
Trasferire il composto in una terrina, coprire con pellicola e far raffreddare. Passare il composto velocemente nel robot per renderlo omogeneo.
Montare a neve ferma 6 albumi con il succo di limone.
Unire 4 tuorli al composto di cioccolato, il Grand Marnier ed infine gli albumi.
Mettere il composto nello stampo e cuocere in forno a 180° per 20 minuti, spostare il termostato a 210° e proseguire la cottura per altri 10/15 minuti,
Servire immediatamente.
Si può accompagnare con una salsa a base di frutta oppure con uno zabaione al Grand Marnier.
Volendo si può servire a parte un gelato di frutta o allo zabaglione.
Ada
Torta caprese alle noci
Ingredienti x 8/10 persone:
250 g di zucchero semolato
250g di burro
8 tuorli
300g di noci tritate
200g di cioccolato fondente (al 60%)
8 albumi
succo di limone
zucchero al velo
Recipiente per la cottura: stampo rotondo di 26 cm di diametro,
imburrato e infarinato oppure foderato con carta da forno
Cottura: in forno statico preriscaldato a 170-180° per circa 60 minuti
Al lavoro:
Ada
250 g di zucchero semolato
250g di burro
8 tuorli
300g di noci tritate
200g di cioccolato fondente (al 60%)
8 albumi
succo di limone
zucchero al velo
Recipiente per la cottura: stampo rotondo di 26 cm di diametro,
imburrato e infarinato oppure foderato con carta da forno
Cottura: in forno statico preriscaldato a 170-180° per circa 60 minuti
Al lavoro:
Tritare il cioccolato, scioglierlo a bagnomaria e farlo intiepidire.
In una ciotola, oppure nell’impastatrice, lavorare con frusta il burro con lo zucchero finché sarà spumoso.
Aggiungere i tuorli d’uovo, le noci, il cioccolato.
Quando il composto sarà ben amalgamato, unirvi gli albumi battuti a neve con alcune gocce di succo di limone.
Riempire lo stampo (senza far cadere tutto il composto al centro) e cuocere in forno a 170/180° per circa 60 minuti.
In una ciotola, oppure nell’impastatrice, lavorare con frusta il burro con lo zucchero finché sarà spumoso.
Aggiungere i tuorli d’uovo, le noci, il cioccolato.
Quando il composto sarà ben amalgamato, unirvi gli albumi battuti a neve con alcune gocce di succo di limone.
Riempire lo stampo (senza far cadere tutto il composto al centro) e cuocere in forno a 170/180° per circa 60 minuti.
Sformare, fare intiepidire e cospargere con zucchero al velo.
Ada
domenica 9 giugno 2013
Allegri spiedini di pomodorini e mozzarelle
Petto di tacchino ai peperoni e piselli
Kg 1,500 circa di petto di tacchino
10 cuoricini di pollo
dl 1 ½ di panna fresca
1 dl di vino bianco secco
100g di piselli congelati
2 carote tagliate a dadolini
1 cucchiaio di pepe verde in salamoia
½ peperone giallo tagliato a dadolini (facoltativo)
½ peperone verde tagliato a dadolini
Sale e pepe Burro fuso
Al lavoro
Lessare in acqua salata i piselli e le carote. Cuocere in forno i peperoni e dopo pelarli e tagliarli.
Sbollentare i cuoricini ben mondati dalle pellicine e asciugarli.
Aprire il petto di tacchino con un coltello ben affilato, squadrare un rettangolo di carne che verrà ulteriormente appiattito con un batticarne. Stendere sul tavolo, salare e pepare.
Frullare i ritagli di carne con il vino e la panna e mettere il composto in una ciotola. Aggiungere i cuoricini e le verdure amalgamando bene il tutto. Cospargere con questo la superficie della carne, arrotolare con cura e legare con lo spaghino.
Spennellare il rotolo con burro fuso e avvolgerlo in carta d’alluminio.
Cuocere la carne in forno preriscaldato a 200° per circa 2 ore.
Affettare quando sarà la carne sarà fredda e servire con salsa di rafano.
Salsa di rafano
Grattugiare la radice di rafano, bollirla nel latte, aggiungere un po’ di panna e fare addensare su fuoco medio.
Frullarla e regolare di sale e pepe.
La ricetta è di Fulvia Sesani
Terrina di carne
Ingredienti per 8/10 persone:
1 petto di pollo
100g di filetto di manzo tagliato sottile
Cognac
sale e pepe
noce moscata, timo (facoltativi)
foglie d’alloro
300g di vitello, 300g di maiale tritati insieme
150g di prosciutto cotto (con molto grasso)
1 uovo intero
1 tuorlo
15g di pistacchi
300g di pancetta arrotolata
Al lavoro:
Marinare per qualche ora il pollo e le fettine di filetto nel cognac e, se piace, con l’aggiunta di noce moscata e timo.
In una ciotola, amalgamare la carne tritata, le uova, i pistacchi, sale, pepe e un po’ della marinata o tutta se necessario per ottenere un impasto tipo polpette.
Imburrare uno stampo rettangolare di pyrex e foderarlo con le fettine di pancetta.. Cospargere il fondo dello stampo con una quarta parte del tritato, mettere il prosciutto tagliato a julienne, altro tritato, petto di pollo a filettini, altro tritato, il filetto di manzo e finire con la carne tritata.
Coprire con pancetta, mettere la foglia d’alloro e sigillare con carta d’alluminio. Cuocere a bagnomaria in forno preriscaldato a 180/200° per 1 ora e 40 minuti.
A cottura ultimata, togliere il pyrex dal forno, quindi dal bagnomaria e appoggiare un peso sulla superficie senza eliminare la carta d’alluminio. Quando la terrina si sarà raffreddata, metterla in frigo per almeno 2 ore. Tagliarla a fettine, sistemarle nel piatto da portata e decorare con cetriolini, funghetti e carciofini sott’olio.
1 petto di pollo
100g di filetto di manzo tagliato sottile
Cognac
sale e pepe
noce moscata, timo (facoltativi)
foglie d’alloro
300g di vitello, 300g di maiale tritati insieme
150g di prosciutto cotto (con molto grasso)
1 uovo intero
1 tuorlo
15g di pistacchi
300g di pancetta arrotolata
Al lavoro:
Marinare per qualche ora il pollo e le fettine di filetto nel cognac e, se piace, con l’aggiunta di noce moscata e timo.
In una ciotola, amalgamare la carne tritata, le uova, i pistacchi, sale, pepe e un po’ della marinata o tutta se necessario per ottenere un impasto tipo polpette.
Imburrare uno stampo rettangolare di pyrex e foderarlo con le fettine di pancetta.. Cospargere il fondo dello stampo con una quarta parte del tritato, mettere il prosciutto tagliato a julienne, altro tritato, petto di pollo a filettini, altro tritato, il filetto di manzo e finire con la carne tritata.
Coprire con pancetta, mettere la foglia d’alloro e sigillare con carta d’alluminio. Cuocere a bagnomaria in forno preriscaldato a 180/200° per 1 ora e 40 minuti.
A cottura ultimata, togliere il pyrex dal forno, quindi dal bagnomaria e appoggiare un peso sulla superficie senza eliminare la carta d’alluminio. Quando la terrina si sarà raffreddata, metterla in frigo per almeno 2 ore. Tagliarla a fettine, sistemarle nel piatto da portata e decorare con cetriolini, funghetti e carciofini sott’olio.
Jo
Bocconcini primavera
Ingredienti per circa 6 persone
2 uova
110g di farina
dl 3 ½ di latte
sale
pepe
kg 1 di pomodori molto maturi
150g di fontina valdostana tritata
150g di prosciutto cotto tritato
Basilico Parmigiano grattugiato
Béchamel ottenuta con : 3 dl di latte 30g di burro 30g di farina 100g di groviera
Burro fuso
Al lavoro
I pomodori vanno pelati, fatti a tocchetti, messi sotto sale, scolati e fatti asciugare su carta da cucina.
Con i primi 4 ingredienti preparare 5 crêpes del diametro di 24 cm (meglio se cotte con padella quadrata).
Stenderle e cospargerle con la béchamel, mettere una parte della fontina, il prosciutto, il pomodoro e poi il resto della fontina,
Finire con il basilico spezzettato con le mani e pepe macinato al momento.
Arrotolarle le crêpes su se stesse e avvolgerle nella stagnola ben strette. Mettere i rotolini in frigorifero per circa 2 ore.
Eliminare la stagnola e tagliare in diagonale (4 o 5 pezzi da ogni rotolino)
Disporre i bocconcini nella pirofila imburrata, spennellarli con burro fuso e cospargere con parmigiano.
Passarli in forno preriscaldato a 180° finché ben caldi. Servire immediatamente
Rosalia
Risotto con mirtilli e speck
Ingredienti per 4: 300g di riso carnaroli - 150g di mirtilli freschi - brodo vegetale caldo - 60g di speck tagliato a julienne - 2 cucchiai di olio d’oliva - 30g di burro - 2 cucchiai di grana grattugiato - pepe - 2 cucchiai di prezzemolo trito
Al lavoro
Lavare i mirtilli e cuocerli per 5 minuti in un pentolino con 1 mestolino di brodo.
In un tegame basso e largo rosolare lo speck con l’olio per alcuni secondi.
Mettere il riso e farlo tostare mescolando.
Versare il brodo poco per volta e fare cuocere il riso per 10 minuti. Unire i mirtilli e portare a cottura aggiungendo altro brodo caldo necessario.
Toglierlo dal fuoco, unire il burro, il grana, coprire il tegame e attendere 5 minuti.
Trasferire il riso nella risottiera, decorare con il prezzemolo e servire.
Maria Elena e Gianluca
Al lavoro
Lavare i mirtilli e cuocerli per 5 minuti in un pentolino con 1 mestolino di brodo.
In un tegame basso e largo rosolare lo speck con l’olio per alcuni secondi.
Mettere il riso e farlo tostare mescolando.
Versare il brodo poco per volta e fare cuocere il riso per 10 minuti. Unire i mirtilli e portare a cottura aggiungendo altro brodo caldo necessario.
Toglierlo dal fuoco, unire il burro, il grana, coprire il tegame e attendere 5 minuti.
Trasferire il riso nella risottiera, decorare con il prezzemolo e servire.
Maria Elena e Gianluca
giovedì 6 giugno 2013
Stoccafisso accomodato
Questa ricetta si prepara, con diverse varianti, in tutta la Riviera Ligure. Ho scelto una versione della tradizione onegliese, a me particolarmente vicina, anche se ricordo che a casa mia, al posto dell'uvetta, si mettevano le olive, quelle piccole, nere e saporitissime di varietà taggiasca.
Lo stoccafisso era il cibo tipico del venerdì. Lo si trovava già ammollato in mastelli pieni d'acqua nelle pescherie, nei negozi di alimentari, nelle drogherie, praticamente dappertutto. Oggi lo stoccafisso è un piatto meno popolare anche per il costo non trascurabile.
mercoledì 5 giugno 2013
Pasticcio di pesce
E’ uno dei piatti spettacolari di Fulvia!
Romana, Jo e Ada hanno aiutato Fulvia, una notte intera, per la preparazione di un certo numero di pirofile in occasione della festa di fine corso di cucina a Villa Rospigliosi di Spicchio, Lamporecchio (Pistoia).
Una faticaccia perché sotto i suoi occhi vigili dovevano stare attentissime a come le tagliatelle venivano messe specialmente negli angoli.
Romana, Jo e Ada hanno aiutato Fulvia, una notte intera, per la preparazione di un certo numero di pirofile in occasione della festa di fine corso di cucina a Villa Rospigliosi di Spicchio, Lamporecchio (Pistoia).
Una faticaccia perché sotto i suoi occhi vigili dovevano stare attentissime a come le tagliatelle venivano messe specialmente negli angoli.
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