Da un vecchio quaderno di ricette grazie alla nostra amica Giovanna C.
Si prendono dei piccoli mandarini, non tanto verdi, e si tengono un paio di giorni in acqua, cambiandola varie volte. Quindi si mettono in una pentola con dell'acqua che bolle e che deve coprirli e vi si tengono 10 o più minuti cioè finché pungendoli con uno spiedo, si vede che la buccia cede facilmente.
A questo punto, si escono dall'acqua calda e si mettono in un rrecipiente con acqua fredda dove si tengono 12 ore circa cambiando l'acqua varie volte.
Estratti dall'acqua si pungono con una forcheta e con la punta di u temperino si fa un'incisione in croce dove era il picciolo per permettere allo sciroppo di penetrare all'interno.
Nel frattempo si sarà preparato dello sciroppo, mettendo in una casseruola tanto zucchero quanto era il peso dei mandarini, unendovi dell'acqua ( un po' più della metà del peso dello zucchero).
Appena l'acqua bolle e lo zucchero si è completamente liquefatto, si versa sui mandarini messi in una bacinella larga.
Dopo 24 ore lo sciroppo si mette in una casseruola e si fa bollire da 15 a 20 minuti, per condensare un po', quindi si versa sui mandarini.
Si ripete l'operazione alle 24 ore per una seconda volta e ancora una terza volta dopo altre 24 ore.
Si porta al bollore e si fanno cuocere i mandarini per 10 minuti.
L'indomani si fa concentrare lo sciroppo alla consistenza voluta e si versa sui mandarini, messi nel recipiente in cui devono restare.
Bice C. , Ada
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